Costantino Vitagliano: “Sono stato il primo influencer italiano. Gli uomini come me non vanno più di moda”
Costantino Vitagliano è stato uno dei personaggi più amati della televisione e, tutt'oggi, la sua notorietà è ancora intatta. Da qualche tempo ha annunciato di avere una malattia autoimmune, per la quale si sta sottoponendo a delle cure. In una lunga intervista, facendo un bilancio di quella che è stata la sua vita, alla soglia dei 50 anni si riconosce il merito di essere stato il primo influencer d'Italia, quando ancora questa figura ancora non esisteva.
Il rapporto con lo specchio dalla scoperta della malattia
L'aspetto fisico è sempre stato un punto di forza per Costantino Vitagliano, ma ad oggi guardandosi allo specchio, confida a Vanity Fair di non piacersi più come un tempo: "Ho l'acne giovanile, un po' di pancetta, sono sottopeso. Sono in una fase della vita in cui sto cercando di recuperare la mia sicurezza, anche se prima della malattia non ho mai fatto punture o botox nonostante me lo abbiano proposto più volte". La scoperta della malattia, infatti, è stato il fattore che lo ha portato inevitabilmente a cambiare la sua fisicità, proprio perché ha dovuto affrontare un percorso importante:
Sono sotto cura, e sembra che stia funzionando. Sto scalando il cortisone, che è stato molto invasivo, e continuo con le iniezioni settimanali e con gli antinfiammatori naturali. Il dottore dice che devo avere pazienza, ma io non ne ho mai avuta. Sto imparando anche a fare questo. La forma fisica è sempre stato il mio primo biglietto da visita, come se fosse il mio abito della domenica, e questo mi ha sempre dato sicurezza.
Costantino Vitagliano: "L'uomo che non deve chiedere mai"
La bellezza, quindi, è sempre stato il suo marchio, ma non rinnega di aver avuto la fortuna di incontrare persone che gli hanno permesso di acquisire notorietà "che mi ha dato ma che mi ha anche tolto". Il momento di buio, racconta Costantino è arrivato "quando è caduto il castello di Berlusconi e di Lele Mora in automatico siamo caduti anche noi che eravamo legati a quel sistema lì". Nonostante tutto, però, anni e anni di visibilità gli avevano permesso di costruirsi un nome, quando ancora i social non esistevano e la televisione era l'unica vetrina possibile. Nel tempo si era costruito un'immagine ben precisa, di uomo sicuro, volitivo:
"L'uomo che non deve chiedere mai" come me non è più di moda. Oggi non ci sono più gli uomini di una volta. Un maschio alfa? Sì, ma non in senso dispregiativo, mi riferisco agli uomini che tengono stretta la loro mascolinità. Al tempo sarò stato un tamarro ma ero un maschio. Oggi le cose sono diverse. Mi spiace vedere che oggi si demolisca l'essere maschile.
Le conseguenze del successo dopo Uomini e Donne
Nella lunga intervista rilasciata alla testata, Costantino racconta di aver iniziato a lavorare da ragazzino, facendo lavori manuali, ma utilizzando anche il suo corpo facendo spogliarelli, arrivando poi sulle passerelle e infine in televisione. Poi, l'approdo a Uomini e Donne:
Non ho mai guardato neanche una mia puntata perché non ne avevo il tempo, visto che lavoravo. Dai 16 anni in poi ho lavorato sempre: la mia fortuna è stata entrare in quel programma senza sapere come funzionasse, facendo tesoro delle lezioni di professionisti come Maurizio Costanzo, che era un maschio alfa come me
Eppure, il fatto di essere così riconoscibile ha portato anche dei momenti non facili da affrontare: "Vedere la mega-affissione sotto casa mia a Loreto e finire tutti i giorni sulle copertine mi ha portato ad affrontare degli attacchi di panico molto forti che con il tempo ho imparato a gestire". Riavvicinarsi alle sue radici è stata la miglior cura che potesse mettere in atto, che lo ha stemperato la sua angoscia.
Il primo influencer italiano
Il 10 giugno compirà 50 anni e li festeggerà con sua figlia, che di anni ne ha 8, ma ammette: "Vorrei trovare una persona con cui condividere gli anni che mi mancano, anche se non ne vedo tante in giro". Guardandosi indietro è soddisfatto della sua vita, forse avrebbe evitato qualche spreco di troppo, ma se dovesse definirsi direbbe:
Sono un influencer. Sono stato il primo influencer italiano, visto che tutti si vestivano come me e compravano le cose che sponsorizzavano. Sono stato il papà di Chiara Ferragni