Costantino Vitagliano: “C’era la fila al Billionaire per vedermi, giravo con 4 guardie del corpo”
Intervistato dal Corriere della Sera, Costantino Vitagliano ha raccontato gli anni in cui ha conquistato la popolarità facendo gavetta, ma soprattutto partecipando come tronista a Uomini e Donne. Il dating show di Canale 5 lo fece schizzare tra i personaggi più famosi di sempre, tanto che questa costante attenzione mediatica lo portò a lasciare l'Italia per un periodo, decidendo di trasferirsi in Spagna: "Odiavo sentir ripetere il mio nome, odiavo trovarmi su tutte le affissioni. Viaggiavo con quattro guardie del corpo, se no tornavo nudo: mi strappavano i vestiti". Anche lì, però, l'idillio durò poco e "il Costa" tornò in patria, dove adesso si occupa di eventi e investe nella crioterapia: "È il futuro, fa bene a osteoporosi, cellulite, invecchiamento, sto aprendo un centro mio".
La gavetta prima della popolarità con Uomini e Donne
Il nome di Costantino Vitagliano è ancora adesso noto ai più, forse perché l'ormai 48enne milanese, è diventato un'icona dei primi Anni Duemila, quando aveva poco più di 25 anni. Eppure il suo destino non era scritto, anzi, e quello che doveva essere un lavoro saltuario lo ha portato a raggiungere vette altissime:
Io, a 16 anni, sono andato a lavorare nel bar di mio zio. Poi Enzo Jannacci e Paolo Rossi mi hanno preso a lavare i bicchieri al Bolgia Umana e lì sono passato alla sala a fare il ragazzo immagine. Poi mi sono fatto il fisico in palestra, sono diventato cubista, spogliarellista. Però non ho mai fatto il gigolò o il mantenuto o il pornoattore, tutte cose che mi hanno chiesto. Dopo, ho fatto il valletto da Paolo Limiti, ho fatto Casa Vianello. Sfilavo, posavo, portavo il book: 15 anni di gavetta. Ho lavorato pure con Fabio Fazio
Una lunga staffetta di partecipazioni in tv prima di arrivare alla notorietà con Uomini e Donne, dove Maria De Filippi ogni giorno gli concedeva più spazio. La sua storia con Alessandra Pierelli era sulla bocca di tutti: "Era tutto vero, in quei 40 minuti di tv. Poi, avevo altre vite, mi beccavano con le ragazze Jacuzzi e ad Ale in diretta, io dicevo che era un set…". Da quel momento Costantino Vitagliano divenne una star e ogni sua apparizione mirava solo ad un obiettivo:
Soldi, soldi, soldi. Vengo dal nulla. Non ho mai fatto vacanze fino ai 16 anni. Oggi ho la casa a Milano Marittima, ho cose che da piccolo le vedevo sui giornali e in tv. Coi primi soldi, ho fatto andare papà in pensione. Non mi capacitavo di quel successo: in barca da Briatore, stavo con modelle e star di Hollywood, ma i paparazzi cercavano me
Il lusso e il paragone con gli influencer di oggi
Anni incredibili, in cui l'ex tronista faceva una vita dedita al lusso e chiunque impazziva anche solo per vederlo: "Arrivavo al Billionaire e c’era la folla fuori solo per vedermi entrare. Arrivavo alle tre di notte, col volo privato, dopo aver fatto il giro delle discoteche d’Italia, tre a sera: solo coi locali fatturavo qualche milione l’anno". Ovviamente ogni lavoro, apparizione, collaborazione era gestita da un'agenzia e Vitagliano era supportato dal re degli agenti: "Erano gli anni di Lele Mora e ne ho pagato le conseguenze come tanti della sua agenzia. Vivevo nel palazzo dove aveva la sede lui. Per anni mi ha detto: prima o poi, verrai a lavorare da me. Poi, verso i 26, facevo il muflone a Quelli che il calcio e pensai che stavo diventando vecchio, allora mi feci convincere". Guardando a chi oggi ha successo e come l'ha conquistato, Costantino ha qualcosa da ridire:
Avevo appartamenti che affittavo, ristoranti, pizzerie. Comprai una Bentley da 240 mila euro, e Ferrari, Lamborghini. Ora l’auto la noleggio se mi serve. Ma vedo gli aspiranti influencer che si fanno la foto davanti alla Ferrari di un altro… Io ho fatto esperienze vere. Questi se li lasci senza telefono che fanno? Io ho vissuto cinque anni a Madrid, Leo DiCaprio stava sempre nel privé con me. Sono stato a petto nudo in consolle mentre Phil Collins suonava la batteria. In Sardegna, uscivo con Beyoncé e Jay Z, mi compravo i diamanti come loro, prima dei rapper di oggi