Claudio Cecchetto e Mapi Danna: “Per far durare l’amore bisogna fare tanti piccoli divorzi”
Claudio Cecchetto e Mapi Danna stanno insieme da ben 30 anni e, proprio di recente, hanno rinnovato la loro promessa di matrimonio: "stessa chiesa, stesso orario, stessi fiori", ricordando quella cerimonia celebrata per l'appunto tre decenni fa, quando il fondatore di Radio Deejay aveva 40 anni e la sua compagna ben 16 di meno. Eppure, pare quasi che loro due fossero predestinati: "Avevo dodici anni. Lo vidi in tv e dissi a mia madre: lo sposerò" racconta la scrittrice al Corriere della Sera.
Il primo incontro in tv
Da quella dichiarazione passarono sette anni e finalmente Claudio Cecchetto e Mapi Danna, si incontrarono: "A 19 anni lavoravo in una produzione di Canale 5 con Raffaella Carrà. Quando seppi che sarebbe venuto ad accompagnare Sabrina Salerno, mi dissi: questo è il mio momento. E mi sono fatta notare". Impossibile non accorgersi di una ragazza così esuberante e desiderosa di conoscere quello che per lei era quasi un mito: "Gli sono passata davanti una volta, due. Alla quinta, mi ha fermato. Gli faccio: era ora. Ci ho messo quattro anni a convincerlo a sposarmi". A sua discolpa il talent scout della musica e dello spettacolo italiano, racconta che aveva alle spalle già un matrimonio, celebrato quando aveva solo 26 anni: "Mi ero separato a 30, convinto che non fossi fatto per il matrimonio né per essere padre".
Il segreto per un matrimonio duraturo
L'incontro tra loro è stato significativo, per entrambi, perché come racconta Mapi Danna il suo obiettivo non è mai stato quello di cambiarlo, ma di supportarlo nei suoi progetti e di lasciargli lo spazio di essere se stesso, come lui avrebbe dovuto fare con lei: "Sposarsi non significa rinunciare a essere sé stessi, ma stare con qualcuno che ti aiuta a essere te stesso sempre di più". Cecchetto, dal canto suo, rivela quale sia secondo la sua esperienza la vera ricetta dell'amore duraturo:
Il segreto per stare tanto insieme è fare una serie di piccoli divorzi: il divorzio del sonno, il divorzio dell’hotel… Fare le cose in maniera separata allunga la vita di coppia. Noi dormiamo in camere diverse. Questo non vuol dire che, di notte, non ci s’incontra, ma uno può stendere le gambe, leggere quanto vuole. Abbiamo fatto anche il divorzio dell’auto. Così lei ascolta la sua musica e io la mia. Lei fa le sue telefonate, io le mie. Con la fortuna di poterlo fare, si limitano i conflitti. Chiaro: ha un costo, due auto, due alberghi…
La sua dolce metà è d'accordo e, infatti, aggiunge: "La salvezza dell’amore è non vivere in simbiosi. Così, fuori, si trova energia da portare nella relazione. Bisogna amare l’altro per quello che fa e che è, non per come è quando è impegnato ad amare noi".