Caso Lulù Selassié, l’avvocato di lei: “Bortuzzo mai netto nel rifiuto, braccialetto elettronico misura eccessiva”
Lulù Selassié è stata rinviata a giudizio per stalking e minacce ai danni di Manuel Bortuzzo. I due si sono conosciuti nel 2021 al Grande Fratello Vip. A qualche mese dalla fine del programma, però, il nuotatore rese nota su Instagram la fine della loro storia. A giugno 2023, poi, le voci su un presunto ritorno di fiamma, confermate in una recente intervista da Clarissa Selassié, sorella di Lulù. La sedicente principessa ha optato per il rito abbreviato, ma a Fanpage il suo avvocato Niccolò Vecchioni spiega che si tratta di un rito abbreviato condizionato, nel corso del quale la difesa potrà fornire documenti al giudice: "Ci sono stati dei contatti reciproci tra i due nel corso del periodo in cui Bortuzzo sostiene si sia verificato lo stalking, lui non è mai stato netto nel rifiuto di avere contatti con Lulù. Lo dimostreremo attraverso le prove che forniremo a processo".
Clarissa Selassié parla di calunnie subite da sua sorella Lulù. A cosa si riferisce?
Ci sono stati fraintendimenti rispetto ad alcune dichiarazioni fatte da Lucrezia durante l'interrogatorio di garanzia, è stato scritto che si sarebbe dichiarata colpevole, quando invece ha solo definito errati alcuni suoi comportamenti rispetto ai quali lei stessa a distanza di tempo lei ha maturato un giudizio di autocritica. Questo non significa ammettere le proprie responsabilità in relazione agli atti persecutori.
In una nota ha scritto che procederete per vie legali contro chi ha diffuso notizie sul caso coperte da segreto, in riferimento ad alcuni stralci di ordinanza circolati a mezzo stampa. Si tratta di fatti mai avvenuti?
Il processo deve essere ancora celebrato, non deve essere celebrato sui media e non deve risolversi in un giudizio di simpatia o antipatia nei confronti di una delle due parti in causa. Soprattutto, la diffusione di informazioni riservate non può giustificare aggressioni personali all'immagine di Lucrezia o dei suoi familiari. Abbiamo un elenco di persone che quereleremo per diffamazione.
Per aver emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, però, il gip deve aver ritenuto credibile l'accusa.
In questa fase, sì. Ma nel corso delle indagini preliminari gli accertamenti vengono effettuati ascoltando solo persone vicine alla presunta vittima, non c'è una ricerca oggettiva di informazioni. Si cerca un riscontro alle accuse, ma non si ascoltano le persone che hanno vissuto il quotidiano della coppia e che possono fornire elementi per ricostruire anche il contesto in cui si sono verificati i fatti denunciati. Tante volte le misure cautelari vengono emesse sulla base di prove che, poi, verificate durante il processo non vengono confermate.
La sua assistita, però, ha optato per il rito abbreviato, che non prevede il dibattimento.
Abbiamo richiesto un rito abbreviato condizionato all'acquisizione di documenti (nel rito abbreviato condizionato è previsto un momento di discussione tra le parti dopo l'acquisizione dei documenti forniti dalla difesa da parte del gip, ndr).
L'episodio più eclatante riportato nell'ordinanza risale ad aprile 2024, quando lei lo avrebbe seguito all'estero durante i mondiali di nuoto e, dopo il suo rifiuto di raggiungerla in stanza, lo avrebbe schiaffeggiato. La sua assistita nega di averlo fatto?
Degli episodi oggetto di contestazione risponderemo solo in aula.
In una recente intervista ha detto che la sua assistita sarebbe stata illusa dai messaggi di Bortuzzo, che le avrebbe fatto credere che anche lui provasse qualcosa. Cosa diceva in questi messaggi?
Ci sono stati dei contatti reciproci tra i due nel corso del periodo in cui Manuel sostiene si sia verificato lo stalking. Questo dimostra che la mia assistita dice il vero quando fa riferimento alla difficoltà di decifrare i suoi comportamenti, non è mai stato netto nel rifiuto di avere contatti con Lulù. Lo dimostreremo attraverso le prove che forniremo a processo.
Quindi, lui non le ha mai detto in modo chiaro di voler concludere la relazione?
Questa situazione si è creata proprio perché c'è stata poca chiarezza nell'esplicitare di voler interrompere la relazione. Aveva dei comportamenti che potevano lasciar intendere che ci fosse ancora un interesse e che sicuramente hanno avuto una rilevanza nell'indurre Lulù a cercarlo. Se ci fosse stato un allontanamento radicale e netto, in questo momento non staremmo discutendo di nulla.
Bortuzzo ha riferito che Lulù continuasse a chiamarlo e a mandargli messaggi. Si sarebbe presentata anche più volte nei luoghi che frequentava, come ristoranti o parcheggi fuori dai locali.
Da parte di Lucrezia non c'è mai stata la volontà di perseguitare nessuno, non ha mai avuto coscienza del fatto che, cercandolo, lui potesse sentirsi perseguitato. Questo pensiero è sempre rimasto estraneo all'approccio di Lucrezia. I rapporti di coppia non sempre hanno un andamento lineare e questi comportamenti ambigui nei suoi confronti hanno fatto sì che lei lo cercasse in alcune occasioni, ma senza alcun intento persecutorio. Nemmeno immaginava che questi suoi tentativi di approccio potessero essere interpretati come molestie o atti persecutori.
A Lucrezia è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, la ritiene opportuna?
Viviamo in un'epoca di femminicidi e di quotidiani atti di violenza, in cui sarebbe davvero necessario limitare il rischio di comportamenti pericolosi e violenti, ma spesso non si interviene. Intervenire in modo così deciso nei confronti di una ragazza che non ha mai avuto comportamenti che potessero attentare all'incolumità della persona offesa e alla sua sicurezza è sicuramente una scelta sproporzionata. E stiamo parlando di una misura che va avanti da sei mesi, perché le riforme recenti hanno decretato l'obbligo di applicazione del braccialetto elettronico a tutti quei soggetti che sono indagati per stalking e ai quali viene imposto il divieto di avvicinamento.
Prima di procedere alla denuncia, Bortuzzo aveva mai lasciato intendere di voler agire per vie legali?
No. La denuncia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, da parte della famiglia di lui c'è sempre stata una certa avversione nei confronti di Lucrezia, già ai tempi del reality.
Pensa che il ragazzo possa essere stato influenzato nello sporgere querela?
Dico solo che il clima non era certo di benevolenza nei confronti di Lucrezia. Il rapporto tra questo ragazzo e il padre è molto stretto, è sempre stato molto presente nella vita del figlio e definì Lucrezia una stalker quando ancora i due erano nella Casa del Gf, il che secondo me è indicativo di un pregiudizio.