Buongiorno Mamma 3 si farà? Elena Bucaccio: “Mediaset vorrebbe la terza stagione, le idee non mancano”
Buongiorno Mamma 2, la serie tv con Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta, è giunta al finale di stagione. L'ultima puntata con l'attesissimo epilogo, andrà in onda venerdì 17 marzo. Dopo l'episodio finale, dovremo dire addio a Guido e Anna? Buongiorno mamma 3 si farà o dovremo rinunciare alla terza stagione? Elena Bucaccio, sceneggiatrice della serie, ne ha parlato in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, ha commentato il successo della fiction e ha riportato alla mente la storia vera di Angela Moroni, che ne ha ispirato la trama:
Il finale di Buongiorno Mamma 2 sarà sorprendente e consolatorio, nonostante sia un thriller. Buongiorno mamma 3? La serie ha una sua importantissima conclusione, ma secondo me si potrebbe fare la terza stagione. Ovviamente con attori molto impegnati come Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta, bisognerebbe trovare una quadra. Però, Lux Vide ama molto questa fiction e anche Mediaset la vorrebbe fare. La creatività, le idee e la voglia di continuare non mancano.
Buongiorno Mamma, ipotesi terza stagione con Raoul Bova e Giannetta
L'ultima puntata di Buongiorno Mamma 2 andrà in onda stasera, venerdì 17 marzo. Cosa dobbiamo aspettarci dal finale di stagione?
Sarà sorprendente, soprattutto dal punto di vista delle scoperte sui personaggi. Bisogna aspettarsi di tutto. Questo finale di stagione metterà in una luce nuova quei rapporti femminili come l'amicizia tra Maurizia e Anna e quella tra Anna e Agata. Si creerà un mondo in cui vorresti stare. Un finale consolatorio, nonostante sia un thriller. Inoltre, si intensificherà il rapporto tra Vincenzo Colaprico, Guido Borghi e Sole. Un racconto bellissimo, di onesta collaborazione in questa paternità divisa. E poi ti anticipo che la serie finirà con un gran ballo.
Buongiorno mamma 3 si farà o dovremo dire addio a Guido e Anna?
Io non voglio dirgli addio. Ovviamente la serie ha una sua importantissima conclusione nella risoluzione del mistero di Maurizia e del coma di Anna. Quindi è una stagione che potrebbe essere autoconclusiva. Ma la serie è così amata, Canale5 la vorrebbe riproporre. Se si trovasse la quadra con gli attori, la creatività per continuare non manca.
Quindi non è da escludere l'ipotesi della terza stagione?
Secondo me si potrebbe fare e io lo vorrei tantissimo, le idee ci sono. Ovviamente con attori molto impegnati come Raoul Bova e Maria Chiara Giannetta, bisognerebbe trovare una quadra. Però, la creatività e la voglia di farla c'è. È una serie che Lux Vide ama molto e anche Mediaset vorrebbe fare la terza stagione. Ripeto, magari si trova la quadra.
Buongiorno Mamma, il finale di stagione e il successo della serie di Canale5
Quali sono stati gli ingredienti vincenti di Buongiorno mamma 2?
Colpi di scena, un giallo che appassiona e attori incredibili come Raoul Bova, Maria Chiara Giannetta, Beatrice Arnera, Ginevra Francesconi e tanti altri. E poi credo che la forza di questa serie sia nel racconto di una famiglia sempre inquieta, alla ricerca di verità e limpidezza, che lotta continuamente contro grandi difficoltà, ma non si spezza mai. Non è una serie mielosa, racconta la verità, le famiglie sono un coacervo di dolori, tensioni, menzogne e sono tenute insieme da quel collante unico di amore e rispetto reciproco.
Guido Borghi, interpretato da Raoul Bova, è ormai entrato nel cuore degli spettatori.
Sono pazza di Guido, è il mio personaggio del cuore. Un uomo dalle spalle larghe, che nonostante il dolore, le perdite, gli attacchi, non si scompone mai. Rimane lì, da padre, e sai che ti difenderà. Raoul Bova lo ha interpretato benissimo.
La storia vera di Angela Moroni che ha ispirato Buongiorno Mamma
L’idea di questa fiction è nata da un articolo di giornale che raccontava la storia di Angela Moroni, in coma per 29 anni, e del marito Nazzareno che non l’ha mai lasciata sola.
Ero incinta. Era un momento della mia vita in cui stavano cambiando tante cose. Sara Melodia (sceneggiatrice e direttrice editoriale di Lux Vide, ndr) che era una mia cara amica, si era ammalata di tumore. Poi, purtroppo è scomparsa nel 2020. Quando ho letto l'articolo di quella mamma che era stata per 29 anni in coma nella sua casa, trattata come membro vivo della famiglia a cui le figlie raccontavano le prime uscite, il fidanzatino che le faceva soffrire, l'amica che gli voleva bene e gli stava accanto, la scelta dell'Università, i matrimoni, ho pianto tutte le mie lacrime. Ho pensato a quanto la malattia fosse una sfida difficile, ma anche una prova da superare per essere più uniti.
Qual è stato il passaggio successivo?
Sono andata nell'ufficio di Luca Bernabei (Amministratore Delegato di Lux Vide, ndr) con quel trafiletto in cui si dava notizia della morte di Angela. Ho pianto tutto il tempo. Ho proposto di raccontare una storia familiare in cui la voce della mamma è sempre presente, anche se lei è addormentata. Da lì è nata Buongiorno mamma, una serie sopravvissuta anche alla seconda stagione, in cui Anna si è svegliata e quella mamma, perfetta perché non parlava, ha generato un conflitto che prima non c'era.
Durante la lavorazione della serie Buongiorno Mamma, hai avuto modo di relazionarti con la famiglia di Angela Moroni, dunque Nazzareno e le sue figlie?
Abbiamo incontrato Nazzareno di persona solo una volta. Dopo averci raccontato la sua storia, disse di essere consapevole che la fiction non avrebbe ripercorso fedelmente la vicenda di sua moglie Angela, quindi preferì non partecipare alla lavorazione per difendere la sua storia. Ha fatto un passo indietro. Poi, ha visto la serie insieme alle figlie e ci ha mandato una mail. Se ci penso, mi commuovo ancora. Disse che non era la storia di Angela, ma che il sentimento di quella famiglia era perfettamente riconoscibile. E ci ha autorizzati a dire che la fiction era tratta dalla loro storia. Per me questo è stato il successo più grande.
Il fatto che Anna riesca a svegliarsi dal coma e a tornare alla sua vita, mi è sembrato un modo per rappresentare il lieto fine che anche Angela Moroni meritava.
Mi vengono i brividi a sentirti dire questa cosa. La scena in cui Anna torna a casa, scende dal pulmino e Guido dice: "C'è qualcuno che aspettava una mamma?" e tutti i figli, che non la vedevano da tanto tempo, la abbracciano e lei piange, per me è stato esattamente questo. Ho pensato ad Angela, ma anche a Sara Melodia, che non c'è più e ha lasciato tre figli. Per me quella scena è come sarebbe dovuto essere. Ogni volta che la rivedo, mi scendono le lacrime. La cosa più bella della scrittura è quando puoi aiutare il mondo ad andare nel verso giusto. Una sorta di carezza compensativa.
Un'ultima cosa, qual è il processo creativo dietro la fitta rete di intrighi di Buongiorno Mamma 2?
Noi lavoriamo in gruppo. Siamo partiti dal desiderio di raccontare come è morta Maurizia e il rapporto che c'è stato tra questa morte e il coma di Anna. Così, è nata una prima serie di ipotesi. Poi, ognuno ha aggiunto un tassello. A volte si tratta di veri e propri flash. Io, ad esempio, ho suggerito di iniziare con Guido che si immerge nel lago e trova un oggetto, che abbiamo messo da parte per poi ragionarci in un secondo momento. Francesco Arlanch si è chiesto: "Cos'ha fatto Maurizia negli anni in cui non l'abbiamo vista?" E poi ci siamo divertiti a giocare con il pubblico: il pubblico si aspetta questo? Allora diamoglielo, ma capovolgiamolo così si arrabbierà ancora di più (ride, ndr).