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Briatore dà ragione a Borghese: “I giovani non vogliono lavorare” e svela quanto paga i dipendenti

Flavio Briatore, su Corriere.it, dà ragione ad Alessandro Borghese. Secondo l’imprenditore, i giovani non vorrebbero lavorare perché preferirebbero il reddito di cittadinanza. Poi, ha svelato quanto paga i suoi dipendenti.
A cura di Daniela Seclì
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Hanno fatto discutere le dichiarazioni rilasciate da Alessandro Borghese al Corriere della Sera. Lo chef ha spiegato: "I ragazzi? Preferiscono tenersi stretto il fine settimana per divertirsi con gli amici. E quando decidono di provarci, lo fanno con l'arroganza di chi si sente arrivato e la pretesa di ricevere compensi importanti. Da subito. Sarò impopolare, ma non ho alcun problema nel dire che lavorare per imparare non significa essere per forza pagati". In queste ore, sempre sulle pagine del Corriere, è intervenuto Flavio Briatore che ha dato ragione a Borghese:

"Quello che dice lo chef Alessandro Borghese è la verità: molti ragazzi cercano lavoro sperando quasi di non trovarlo. Io lo vedo chiaramente: preferiscono il reddito di cittadinanza a un percorso di carriera. Anche quando il percorso glielo si offre, ben retribuito: pur garantendo stipendi adeguati e contratti a lungo termine, rifiutano".

L'imprenditore ha dichiarato che quando si tratta dei suoi locali, non avrebbe alcun problema a trovare il personale di cui ha bisogno a Dubai e in Arabia Saudita. Al contrario, incontrerebbe delle difficoltà in Italia. Ritiene che il problema sia il reddito di cittadinanza che sarebbe diventata "la vera ambizione" dei giovani.

Flavio Briatore non assume chi chiede il weekend libero

Briatore, inoltre, ha rimarcato (proprio come ha fatto Alessandro Borghese) come spesso si senta chiedere durante i colloqui, la possibilità di avere il weekend libero: "Io questi qui non li prendo nemmeno in considerazione, non li voglio più vedere". E ha aggiunto che chi aspira a lavorare nel settore della ristorazione, dovrebbe avere ben chiaro di non potere ambire al fine settimana libero:

"Il punto è che i ragazzi non hanno proprio la testa: si sono seduti, ambiscono a non lavorare, a prendere il reddito di cittadinanza. Ai miei tempi l’ambizione era diventare impiegato: adesso è prendere il sussidio".

Il contratto base parte da 1800 – 2000 euro netti

Nonostante non voglia fare di tutta l'erba un fascio, Flavio Briatore sostiene che molti giovani non siano più disposti a sacrificarsi. Ritiene che in molti siano pronti a chattare fino alle 3 di notte, ma non a lavorare: "Il mondo del lavoro è un mondo di sacrifici. Se nella vita vuoi combinare qualcosa devi fare dei sacrifici". Infine, ha precisato che ai sacrifici che richiede corrisponderebbe uno stipendio adeguato:

"Io sono uno che paga bene e che paga tutti. Da me il contratto base parte da 1.800-2000 euro netti al mese. Anche lo stagista è pagato. Chiunque entri nel mio gruppo viene formato, fa dei corsi, viene retribuito. E se sei bravo cresci, c’è chi prende 4-5-10 mila euro e oltre. Ma il problema è che i ragazzi hanno perso il valore del lavoro: io da giovane raccoglievo le mele per due soldi, e lo facevo con passione. Adesso l’obiettivo è opposto, non lavorare. Lo ripeto: colpa del reddito di cittadinanza, una vera catastrofe".

La soluzione, secondo lui, sarebbe lasciare il reddito di cittadinanza solo alle famiglie bisognose e bloccarlo per i giovani almeno da aprile a ottobre.

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