Blasco di Casa a Prima vista: “Vi svelo i due agenti migliori. Una volta mi ingaggiò un conte che aveva sparato alla moglie”

Un passato da conduttore tv per Sky poi lo sbarco nel settore della compravendita immobiliare che lo ha reso – di nuovo – famoso. È la storia che Blasco Pulieri, l’agente di Casa a prima vista, ha raccontato nell’intervista rilasciata a Fanpage.it. Spazio anche ai nomi dei due agenti migliori e a una storia assurda: “Una volta un conte mi voleva ingaggiare per vendere la sua vita all’Olgiata, ma scoprii che aveva sparato alla moglie in cucina”.
A cura di Stefania Rocco
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I colleghi lo descrivono come “colui che racconta l’anima delle case”. Forse proprio in virtù del suo passato da conduttore televisivo che lo ha abituato a una forma di comunicazione elegante, uno stile che è tutto suo. Si tratta di Blasco Pulieri, agente dell’edizione romana di Casa a prima vista, format targato Discovery. Nell’intervista rilasciata a Fanpage.it, Blasco racconta i suoi esordi: dai primi anni in tv su Sky fino alla scelta di puntare su una professione differente, più stabile. Non immaginava che a distanza di oltre 15 anni il piccolo schermo sarebbe tornato a bussare alla sua porta.

Sei laureato in Sociologia. Come mai hai scelto il campo della compravendita immobiliare?

Ho cominciato a fare l'agente immobiliare 15 anni fa. Venivo da un periodo in cui ero finito per vie traverse a fare un lavoro da conduttore in tv ma tornato a Roma, questa attività non ebbe seguito. Mio padre ebbe un infarto – per fortuna è sopravvissuto benissimo a tutti i suoi problemi – e da quel momento decisi di tirare i remi in barca e fare qualcosa di più concreto. Il caso ha voluto che 15 anni dopo io abbia rimesso insieme la passione per lo spettacolo a quella per il mio lavoro.

Che cosa facevi precisamente in tv?

Ho fatto il conduttore per Current Tv, che è un canale del bouquet Sky. Era la televisione di Al Gore, il vicepresidente americano che aprì in Italia, quindi era una sorta di MTV solo che invece di video musicali, presentavamo dei piccoli documentari di 3 minuti creati dagli utenti.

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Escluso te, chi pensi che sia il miglior agente di Casa a prima vista?

Sicuramente, quelli più verticali sull’immobiliare di tutti e due i team sono Corrado a Roma e Mariana a Milano. Io che vengo da un trascorso differente – laureato in Sociologia, un po’ di giornalismo, teatro e televisione – ho un rapporto differente basato più sul rapporto con la persona.

A quanto ammonta il premio corrisposto all’agente vincitore di puntata?

C’è una corresponsione in denaro per vincita di puntata però l’importo è simbolico.

Ritieni che Casa a prima vista abbia contribuito a "romanticizzare" il mestiere dell'agente immobiliare? Oggi, con voi sei in tv, sembra non esista più l'agente immobiliare che lascia il volantino sotto la porta al punto che, guardandovi, sono decine quelli che vorrebbero seguire le vostre orme e tentare una carriera nello stesso ambito.

Questo è molto bello. Chiaramente dietro c'è tutta un'altra parte, molto più tecnica, che il programma non racconta. Ci sono aspetti che l'agente immobiliare conoscono perché ha studiato il catasto, marketing, economia, diritto, l'urbanistica. Sono sfaccettature di una professione che spazia in diversi ambiti.

Qual è l’appartamento più costoso che hai mai venduto?

Il più costoso che ho venduto è stato un attivo a piazza Trilussa, 120 metri quadri con altrettanti di terrazza. Prezzo intorno al milione e mezzo.

Il mercato immobiliare del lusso non ha mai subito flessioni negli ultimi anni, a differenza di quello più "popolare". In sostanza, gli appartamenti che costavano tanto, oggi costano ancora di più. Da cosa dipende?

Da diversi aspetti. Ci sono cose che sono uniche e peculiari di determinati posti. La vista sul Colosseo o sul Tevere è qualcosa che puoi avere solo a Roma. Spesso, per oltre un milione, trovi appartamenti che sono completamente da rifare.

In casi come questo chi sono gli acquirenti?

Spaziano dagli stranieri a famiglie importanti nazionali, aziende o società che comprano per investimento o per i loro dipendenti.

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Qual è la richiesta più strana mai ricevuta da un potenziale acquirente?

Quando lavoravo prettamente per il mercato straniero, mi chiedevano spesso le piscine sul terrazzo che a Roma sono impossibili da trovare. Sono caratteristiche di zone più moderne come Milano.

In quel caso, come te la cavi?

Glielo spieghi. La procedura è che non c'è e tu non la compri (ride, ndr). Magari invece dell'attico con piscina nel centro storico, gli proponi una villa sull'Appia antica che ha le caratteristiche che il cliente richiede. Il problema, quando lavori con gli stranieri, è che conoscono Trastevere e il lungo Tevere e vogliono comprare lì.

Quanto guadagna un agente immobiliare?

Il mestiere dell’agente immobiliare è un mestiere di mediazione e si ha diritto, per legge, alla doppia provvigione, sia dal venditore che dall’acquirente. Su Roma una provvigione media può essere intorno al 3,5/4%. Se vai su altre geografie, magari sono inferiori.

Qual è la cosa più assurda che ti è capitata durante una visita?

Lavoravo per questa agenzia che faceva lusso, mi chiamano all’Olgiata, mi dicono “Sono il conte Vattelappesca, voglio vendere la mia villa”. Arriva il giorno dell’appuntamento. Citofono, mi apre ovviamente il domestico e mi dice “Il signor conte sta arrivando”. Si apre la porta e esce questo qua in vestaglia, nudo sotto, capelli sparati alla Jack Nicholson, stralunano come se non sapesse io che stessi facendo là e facciamo il giro di casa. Iniziamo dal piano di sotto. “Questo è il salone della caccia dell’Africa orientale, questo è il salone della caccia dell’Europa nord occidentale”, e io per entrare in contatto con questa persona gli dico “Quindi lei è un cacciatore”. Mi risponde  “Beh sì, io avevo dei fucili e un’armeria bellissima ma dopo quella volta abbiamo preferito levarli”. Andiamo al piano di sopra a vedere le stanze da letto e mi porta nelle stanze dei suoi figli. Chiedo quanti figli ha: “Belle feste farete qui a casa, 1000 metri quadri…”. Dice: “Sì, facevamo un sacco di cose ma dopo quella volta i miei figli non hanno più tanti rapporti con me”. Dico beh, che sarà successo quella volta, questa è la seconda volta che mi dice dopo quella volta. Andiamo a vedere il piano di sotto, vediamo la sala da pranzo, il salone, arriviamo in cucina – considera saranno stati 60 metri quadri di cucina – e dico “Signor conte, questa cucina…colazioni, cose…”. Dice: “Sì, sa lo facevano ma sempre dopo quella volta”. Gli chiedo: “Guardi signor conte, lei è la terza volta che mi dice dopo quella volta, ma quella volta che è successo?”. Lui mi guarda e dice “Ma come, non lo sa? Io qua in cucina ho sparato a mia moglie”. Io col mio zainetto ho cominciato a fare dei passetti indietro e me ne sono tornato in agenzia. Questo voleva vendersi la villa mentre era ai domiciliari con la cavigliera.

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