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Anna Mazzamauro: “Mi ritengo una donna inutile”

La verità è che sono una donna inutile”, rivela Anna Mazzamauro nel corso dell’intervista: “Davvero: ho solo la virtù di sapere recitare”.
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Una lunga intervista ad Anna Mazzamauro pubblicata nell'edizione cartacea odierna di Libero è destinata certamente a far discutere: "Io detesto la vecchiaia: fosse per me vivrei per l’eternità, come un Highlander. Cerco di combattere il tempo che passa continuando a lavorare". E sul fatto di essere sempre stata considerata brutta, anche dallo stesso Paolo Villaggio: "Ho fatto fatica, sia da bambina ma anche dopo. Capita purtroppo di imbattersi in qualche stronzo che sottolinea la tua atipicità (non parlo di bruttezza perché quella parola evoca qualcosa di volgare e di incolto) a maggior ragione nel mondo dello spettacolo dove sembra che non puoi recitare se non hai le gambe attaccate ai lobi delle orecchie e il sedere attaccato alla nuca…".

"So solo recitare, sono una donna inutile"

"La verità è che sono una donna inutile", dice Anna Mazzamauro nel corso dell'intervista: "Davvero: ho solo la virtù di sapere recitare. Il mio unico vanto è che non sono “diventata” un’attrice: lo sono sempre stata. È scritto nel mio dna. Sono utile solo quando sto sul palco. Ho solo questa virtù: il resto è una tragedia". E proprio sul mondo del lavoro e del teatro, lei dice:

A teatro sono una prima donna, al cinema vengo subito declassata a caratterista: un termine che detesto. Adesso poi che non ho più vent’anni, mi danno ruoli da anziana chiedendomi pure di balbettare: ma le pare? Gli ultimi due film che ho fatto sono stati tremendi (Poveri ma ricchi e Poveri ma ricchissimi, ndr).

Anna Mazzamauro e la paura della morte

La chiusura è sulla paura della morte: "Sì, per forza: sono atea. Quindi ho paura eccome della morte, perché non penso che ci sia qualcosa dopo". E sul bilancio di una vita:

Sono felice perché faccio il lavoro che sognavo fin dalle elementari e per cui ho sempre lottato. Già solo questo mi infonde un senso di gratitudine immenso verso la vita. Inoltre, quando sono sul palco, sento tutto l’amore del pubblico. Mi sento viva, bellissima… felice.

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