Anna Ammirati da Monella a Mare Fuori: “Credevano che mostrando il culo, ero disposta anche ad altro”
Anna Ammirati è Liz, l'educatrice penitenziaria di Mare Fuori. È il primo ruolo estremamente popolare, dopo una carriera ricca di lavoro e successi, che l'attrice riesce a ritagliarsi dopo Monella di Tinto Brass, che il 26 marzo compirà 90 anni. L'attrice stabiese è entrata nell'immaginario collettivo grazie a quel film erotico che però lei non rinnega: "Io di quel set ho un bel ricordo. Sento ancora Tinto Brass, attraverso la moglie. L'ho visto due anni fa, lo hanno abbandonato tutti". Poi su Mare Fuori: "È un successo perché parla di amore e di coraggio". E sui pregiudizi: "Dopo è successo che qualcuno ha pensato che se mostravo il culo in un film, sarei stata disposta a fare altro. Non era così e l’ho dimostrato. Se hai talento vai avanti, se sei cagna ti fermi". Ma il ruolo della sua vita ancora deve arrivare: "Con le piattaforme si sono aperte più finestre, mi piacerebbe fare il ruolo di una sindacalista".
Le parole di Anna Ammirati
Perché "Mare Fuori" ha tutto questo successo? Nell'intervista a Il Messaggero, Anna Ammirati racconta il segreto di questo grande successo: "Perché parla di amore e di coraggio. Io stessa sono stata una ragazzina ribelle, facevo a botte con tutti. Ero molto arrabbiata. Non mi piacevo, non mi invitavano alle feste. Adesso non vorrei replicare il monologone sanremese di Chiara Ferragni, che ha detto che le ragazze dovrebbero credere di più in se stesse. Però. Il carcere? L'ho visto per preparare la serie. Negli occhi dei detenuti ho riconosciuto lo sguardo dei miei coetanei, quelli che da ragazza incrociavo sulla circumvesuviana. Scendevano a Ercolano per andarsi a bucare. Sono occhi che chiedono una possibilità".
Anna Ammirati e il film con Tinto Brass
Anna Ammirati è stata la Monella di Tinto Brass. Per questo film, ha raggiunto la notorietà negli anni d'oro del cinema erotico e in un periodo dove Tinto Brass era ancora considerato il "regista proibito". Al Messaggero racconta di non rinnegare quel periodo ma di non essere stata aiutata "Mi sono buttata senza sapere se avessi il paracadute. Anzi, senza sapere se si fosse aperto. Io di quel set ho un bel ricordo, e no: non è mai successo niente di spiacevole". Su Tinto Brass:
Tinto ha consegnato alla storia il mio fondoschiena, che non è mai stato cosi bello. E l’ha paragonato alla luna. Una figata. Qualche volta chiamo la moglie per sapere come sta. Sono andata a trovarlo due anni fa, lo hanno abbandonato. Ai tempi di Monella, casa sua era piena di gente, c’era spesso Bertolucci, in sedia a rotelle, che veniva a trovarlo. Quando non ci sarà più, lo chiameranno genio.