Andrea Giambruno, compagno di Giorgia Meloni: “Pure se aprissi un bar direbbero che è grazie a lei”
Andrea Giambruno, giornalista Mediaset e compagno di Giorgia Meloni, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera nella quale ha raccontato come è cambiata la sua vita da quando la Meloni è il premier: "Sapevo che avrebbe dovuto viaggiare tanto, ma non pensavo tutti i giorni". Sulla gestione di Ginevra, la loro figlia: "Inizia capire che la madre c’è meno. Ma i genitori sentono lo stato d’animo dei figli e io vedo che lei cresce serena, che non le manca nulla". E sulle critiche: "Ho trovato strumentali quelle sul taglio delle accise. Anche mia figlia di sei anni capisce che c’è differenza fra parlare di accise nel 2019 e parlarne oggi, fra guerra, pandemia, crisi energetica". E poi: "Se parlo con amici, è Giorgia. Se no, è il presidente".
Le parole di Andrea Giambruno
Andrea Giambruno ha difeso la scelta di Giorgia Meloni di portare la figlia a Bali e ha poi fatto notare come qualcuno ha detto erronamente "che stavo a Bali a scrocco anche io, ma ero a Milano a lavorare. E sul compleanno di Giorgia Meloni: "Il desiderio espresso? Credo quello di fare bene il suo lavoro riuscendo anche a far passare il messaggio di quanto resta leale ai suoi ideali e al Paese. Io so quanto ci si sta dedicando, ma in tre mesi nessuno ha la bacchetta magica e trovo certe strumentalizzazioni scorrette".
Avevo lasciato la conduzione di Studio Aperto mentre il governo s’insediava e potevo essere passibile di critiche, ma sono un giornalista, questo so fare: raccontare. Prima o poi, dovevo tornare. Tanto, pure se aprissi un bar, direbbero che lo faccio perché compagno di Giorgia. Che devo fare? Stare a casa e chiedere il reddito di cittadinanza?».
Le polemiche con Mediaset
Secondo Dagospia, Mediaset, dopo averla retrocessa ad autore, ha risposto no alla sua richiesta di stare a Roma, vicino a sua figlia. Lui dice:
In 15 anni di lavoro, in azienda, non ho mai avuto un problema con nessuno. Lascio parlare, criticare… Un quotidiano ha scritto che lunedì avevo ospite il sottosegretario Andrea Delmastro, come a dire perché è di Fratelli d’Italia, ma non ha scritto che c’era anche la capogruppo Pd al Senato, Simona Malpezzi. Tutti i conduttori hanno un’idea politica. Non è che se una domanda la pone Paolo Del Debbio va bene e se la pongo io è faziosa. E cito lui perché è la persona da cui ho imparato di più. Quanto a tenere la diretta a Milano, credo sia una normale scelta aziendale di natura economica.