Andrea Giambruno: “Colpiscono me per attaccare Giorgia Meloni. Torno a Roma per accudire nostra figlia”
"Tutte le illazioni gratuite non mi danno fastidio per me, ma per Giorgia (Meloni, ndr). È pensando a lei che mi attaccano", così Andrea Giambruno al Corsera in una lunga intervista sul rinnovo di un lavoro ben consolidato su Rete4. Condurrà Diario del giorno del Tg4 tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, andando n onda da Roma e non più da Milano: "È un favore personale che l’azienda mi fa ed è un premio non solo a me, ma tutta la squadra per aver aumentato e consolidato i dati di ascolto e aver fidelizzato il pubblico".
Il motivo principale per cui Giambruno tiene a lavorare dalla Capitale è strettamente personale, legato alla crescita della figlia Ginevra (così chiamata per via di Lancillotto), avuta da Giorgia Meloni il 16 settembre 2016: "A Roma, ho da accudire una figlia. Ora che il programma ha cambiato città sono tanto più sereno. Il pendolarismo mi ha fatto male, non ho potuto occuparmi di mia figlia e tutti sappiamo quanto lavora la sua mamma. Ho avuto la speranza che qualcosa cambiasse perché non è bello sentirsi dire “papà non ci sei mai” o che a scuola vada a prenderla qualcun altro. A Milano, mia figlia mi manca".
Una mancanza che si declina in varie occasioni e acquisisce proporzioni sempre più elevate nell'intimità familiare: "Al saggio di danza non ci sei, alla festa di fine anno non ci sei, ti mandano i video perché non ci sei, c’è la festa del papà a scuola e non ci sei. Non è che viene giù il mondo, per carità, la bimba è serena e cresce bene. Solo, spiace non esserci".
Giorgia Meloni lo ha definito "un padre che arriva dove io non riesco", la richiesta di commentare questa frase trova subito corrispondenza nel giornalista: "Lei è una mamma impeccabile, ma credo che vivere nei suoi panni non sia facile: hai grandi responsabilità e ci sono situazioni in cui non hai il tempo che tua figlia ti richiede o che tu vorresti. Umanamente, ci rimani male, ogni genitore lo sa. Per questo, provo a supplire io. Ci tengo che Ginevra non senta tanto la sua mancanza. Capita che vada a prenderla a scuola e le chiedo se vuole salutare la mamma. A Palazzo Chigi, lei si mette in un ufficetto accanto a quello della madre, fa i suoi disegnini ed è contenta perché passa il pomeriggio con mamma. Lo faccio, come farebbero tutti, per il bene di mia figlia e perché stia bene Giorgia. Non credo di fare nulla di eccezionale".
Dopo aver lasciato Studio Aperto per non alimentare l'idea su conflitti di interesse e possibili favoritismi nell'informazione, si è molto parlato di un talk politico tutto suo in prima serata, ma Andrea Giambruno smentisce: "È un’ipotesi mai discussa. Sono voci messe in giro, forse per invidia, forse per bruciarmi. Ma se dovessi curarmi di voci e invidie non uscirei più di casa. Ora posso dirlo liberamente: avevamo gli occhi addosso, ma alla fine abbiamo dimostrato di sapere fare il nostro senza aiutini da casa, come qualcuno ha ipotizzato".