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Ambra Orfei: “Il nome sui manifesti dei circhi non c’entra con la mia famiglia. Oggi sono imprenditrice”

Cresciuta nei circhi come acrobata e cavallerizza, oggi Ambra Orfei è imprenditrice e gestisce il Villaggio di Natale a Milano. Quanto al nome della sua famiglia, ha precisato: “Fateci caso, non vedrete solo “Orfei” sul cartellone: la regola impone che ci sia un nome di battesimo. È capitato che qualcuno “affittasse” il nome da altri Orfei, che magari fanno tutt’altro”.
A cura di Elisabetta Murina
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Cavallerizza, conduttrice e poi imprenditrice. Ambra Orfei, discendente della famosa famiglia circense e figlia di Nando Orfei, ha sempre saputo reinventarsi nel corso della sua vita, pur senza perdere di vista la passione. Cresciuta nel circo, con un passato da cavallerizza, oggi gestisce il Villaggio di Natale a Milano, il più grande della città. Intervista dal Corriere della Sera, ha ripercorso alcuni momenti importanti della sua vita, parlato del presente e dell'amore per Gabriele Piemonti, scomparso nel 2022 nel giorno di Santo Stefano.

Il matrimonio con Gabriele Piemonti, scomparso nel 2022

Nel 2015 Ambra Orfei è convolata a nozze con l'imprenditore Gabriele Piemonti, ma il loro amore era iniziato diversi anni prima. L'uomo è morto all'improvviso il 26 dicembre del 2022, all'età di 61 anni, lasciandola sola. Oggi è lei a gestire la Sceniko Events e anche il Villaggio di Natale a Milano, il più grande della città, che nemmeno quell'anno ha smesso di funzionare. "Dall’ospedale sono corsa ai Giardini a sedare una specie di rivolta: i lavoratori, gli artisti, avevano saputo che era gravissimo e volevano fermarsi in segno di rispetto. Li comprendevo, io stessa non capivo più niente, tuttavia ho pensato: mio marito non vorrebbe. Era in terapia intensiva, non potevo stare nella stanza", ha ricordato la donna, organizzatrice di eventi, con un passato da cavallerizza.

Piemonti si è sentito male nel giorno di Natale ed è morto poco dopo: "Essere impegnata mi ha aiutato ad attutire la botta, poi però è arrivato il vuoto". Nei suoi confronti un grande amore: "Trovare un uomo così, per me che ero abituata a essere pressata ogni minuto, era incredibile. Capitava anche quando ero minorenne. Se succedeva a me, che ero “figlia di”, chissà cosa vedevano le altre. Io ero timida, vergognosa, con un carattere che alla fine mi ha salvato: dicevo “no”, “no”, “no” e filavo via". 

Dal mondo del circo alla gestione di eventi: la carriera di Ambra Orfei

Ambra Orfei è cresciuta nel circo insieme al resto della sua famiglia ed è stata una cavallerizza. "Rispetto a quando ero ragazza sono dimezzati. Tra polemiche e regole per la sicurezza complicate è dura. Le maestranze vengono assoldate sempre più spesso all’estero: Bulgaria, Romania. Pochi italiani vogliono montare e smontare tendoni e attrazioni", ha spiegato riguardo alla situazione attuale. Poi, a proposito del nome della sua famiglia, ha chiarito:

Mio padre è Nando, fratello di Liana e Rinaldo. Moira era cugina di papà, praticamente una sorella acquisita. Il primo Orfei, Francesco, era un ex prete di Urbino che a fine 1800 ha sposato una gitana. Oggi l’unico circo legato a noi in tour è quello di Stefano Nones, con il nome di sua madre Moira. Fateci caso, non vedrete solo “Orfei” sul cartellone: la regola impone che ci sia un nome di battesimo. Noi, a parte Stefano, non abbiamo tour attivi. È capitato che qualcuno “affittasse” il nome da altri Orfei, che magari fanno tutt’altro.

Da artista, ha spiegato Orfei, lo stipendio si aggira tra i mille-milleduecento euro al mese. "Se in passato si poteva pagare una compagnia di 15 persone, oggi sono un terzo. Molti mollano. Lo show ne risente, è meno attrattivo: una catena", ha precisato. A 19 anni è entrata a far parte de mondo della tv, quando è stata chiamata a Drive In: "Il numero con le colombe mi aveva portato sui giornali. Arrivavano chiamate, proposte. Registravamo sotto terra ed Ezio Greggio faceva ammattire i vigili del fuoco: accendeva la sigaretta e dietro le scenografie si vedeva il pennacchio di fumo. Oppure arrivava la convocazione e lui la correggeva, facendoci presentare alle sei del mattino". Oggi è una organizzatrice di eventi: "Quando qualcuno aveva bisogno di artisti che facessero cose particolari, ad esempio scalare un palazzo, non sapeva da che parte girarsi. Io invece sì: avevo conoscenze in tutta Europa. Era un campo libero". 

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