Ambra Angiolini: “Non ho bisogno di un amore per stare bene. La fine con Renga l’unico fallimento”
Ambra Angiolini si racconta in un'intervista intima, schietta e senza filtri, rilasciata a Vanity Fair che le ha dedicato la copertina del numero 34 di agosto. Una showgirl, un'attrice, una madre, una donna che è riuscita in trent'anni di carriera a diventare un'icona, ad essere apprezzata e seguita da chi l'ha vista crescere sul piccolo schermo, arrivando ad affrontare nuove sfide come quella di X Factor. Gli amori, poi, sono stati al centro della sua vita, ma ora, a 45 anni, sente che la presenza o meno di un amore non determina la sua felicità, ed è forse questa la conquista più grande fatta in questi anni: "In questo momento il cuore mi batte a prescindere. Sono felice e mi diverto senza pensare al grande amore. E questo non mi sembra un delitto".
La rinascita di Ambra Angiolini
Dopo la rottura con Massimiliano Allegri, avvistato di recente con una nuova fiamma, Ambra Angiolini travolta da un uragano si è alzata nuovamente: "Hanno detto che rinasco sempre e mi sembra un concetto positivo, soprattutto per gli altri, per le tante donne che mi seguono. Mi piace essere raccontata come una che sa rinascere dalle sue ceneri, più che altro sentimentali". È stato un periodo difficile, intenso, in cui ricostruire sé stessa, riprendersi il suo centro destabilizzato dalla sofferenza e dalle cose che nella vita cambiano repentinamente. Ma Ambra è in una fase diversa del suo percorso in cui ci sono stati momenti davvero bui, come la fine del suo matrimonio con Francesco Renga:
La verità? Io non ho bisogno per forza di un amore per stare bene, né la fine di un amore per stare male. L’unico vero fallimento che riconosco è la fine del rapporto con Francesco, il padre dei miei figli. Dopo la rottura della mia famiglia sono caduta in depressione, finita nella fogna delle fogne, ed era giusto che ci finissi, perché era il passaggio dell’elaborazione di un lutto enorme. Solo da quella cosa ho dovuto risorgere, per tutto il resto non c’è nessuna resurrezione. Più spesso c’è ribellione.
La vita privata al centro del gossip
La crescita sentimentale va di pari passo con quella lavorativa, sebbene lavorare nel mondo dello spettacolo significa essere sempre sotto giudizio, significa doversi mettere alla prova, pensare di essere scelti, ma a volte anche no: "Se ci fosse un film sui provini mi spetterebbe di diritto il ruolo della protagonista. Non c’è nessuno che fa più schifo di me davanti a qualcuno che mi giudica". Con il tempo, però, cambia anche la percezione che si ha del proprio lavoro e delle proprie scelte: "Coi no ho cominciato a fare la mia rivoluzione personale: i no hanno messo dei confini tra me e tutto quello che era entrato senza che io potessi scegliere". Essere un personaggio famoso non solo mette sempre sotto il giudizio degli addetti ai lavori, ma anche del pubblico e mette in scena anche il privato, quello che Ambra cerca di centellinare anche per proteggere i suoi figli:
Sto attenta che i miei figli non vedano troppi cambi, troppe staffette. Non voglio che debbano portare il peso della gente che parla, soprattutto non voglio che sappiano le cose dai giornali: se c’è qualcuno da presentargli, voglio farlo io. Quando mi beccano una parte di me pensa anche “che bravi”. L’altra si dispera perché dietro il gossip ci sono delle persone. E ho la sensazione che una donna separata che ha una vita sessuale risolta e appassionata sia ancora vista come una cosa scandalosa.