Amadeus: “La politica stia lontana da Sanremo. Ferragni? A un certo livello la svista non è permessa”
Amadeus è pronto per il suo quinto Festival di Sanremo 2024. In una lunga intervista a La Repubblica ha rivelato di avere "tutto sotto controllo": "Non vivo con ansia, ma con entusiasmo. Spero che per il Paese sia una bella settimana" ha commentato il conduttore e direttore artistico della kermesse a cui è stato chiesto di confermare anche il sesto anno per la kermesse. "Mi rende orgoglioso, ma il giorno dopo ci metteremo seduti con la Rai e affronteremo il tema" ha spiegato.
Amadeus sul suo quinto Festival di Sanremo 2024 e sull'ipotesi sesto
Spesso al centro di polemiche "da sinistra a destra", Amadeus ha invitato la politica a "stare lontana da Sanremo".
Il Festival è il più grande appuntamento musicale del Paese e chiunque lo fa, deve farlo in assoluta indipendenza. Se sono stato attaccato da destra a sinistra, vuol dire che sono una persona libera. Penso solo al bene del programma, non a farmi amicizie che possono tornarmi utili. Mai fatto nella vita, non inizio a farlo a 61 anni.
Nel suo (forse) ultimo Sanremo come conduttore e direttore artistico, ha voluto accanto a sé Rosario Fiorello. "Mi trasmette energia, entusiasmo. Qualsiasi cosa faccia mi procura gioia, tra noi c'è alchimia. Questi 5 Festival non sarebbero potuti essere così se non lo avessi avuto al mio fianco, in modi diversi. Mi prende in giro. Portiamo a casa il quinto". Non è escluso che Amadeus possa tornare anche per un sesto Sanremo: nel corso dell'intervista ha rivelato che la Rai sta aspettando una risposta. "Sarebbe un record, un motivo per cui non voglio è che non trovo moralmente giusto farne uno in più, rispetto a Mike e Pippo" ha spiegato. Poi ha aggiunto:
Ho promesso all'azienda di dare una risposta, il fatto che me lo chiedano mi rende orgoglioso, ovviamente. Per una questione di rispetto, il giorno dopo ci metteremo seduti con la Rai e affronteremo il tema.
Sanremo senza polemiche può esistere? Amadeus ha risposto con un "no" secco nella lunga intervista a La Repubblica. "Me lo disse Pippo Baudo durante un famoso pranzo in cui mi diede preziosi consigli che mi aprirono gli occhi. "Ricordati che le polemiche faranno parte di Sanremo, se non ci saranno, non sarà Festival". Non sono fatto per la polemica caratterialmente, ma sono Swiffer, le attiro senza cercarle. Sono 5 ore di diretta, può succedere qualunque cosa. Ma ho anche capito che la polemica, con la velocità con cui arriva, si spegne" ha poi continuato. All'ad Rai Roberto Sergio, ha chiesto "autonomia e libertà" per l'organizzazione della kermesse e lo hanno accontentato. Per la scelta delle co-conduttrici, Lorella Cuccarini, Giorgia, Teresa Mannino, ha raccontato di aver condiviso con la moglie "suggestioni": "Questo è un Festival familiare, ascolto Josè e mia moglie per la musica, mi fa scoprire cose nuove".
Sul caso Ferragni: "La svista non è permessa"
Amadeus ha poi commentato il caso Ferragni-Balocco: si è detto "dispiaciuto" per quanto accaduto, ma chi ha questo tipo di esposizione "non può permettersi di sbagliare". Queste le parole:
Provo dispiacere per chi vive questa situazione. Chiara è una professionista dedita al lavoro, è successo un corto circuito che non conosco. Lascia tutti con l'amaro in bocca. Quando sei a un certo livello, la svista non ti è permessa. Trapattoni diceva: "Il posto più bello dove stare sulla nave è l'albero maestro, ma è anche quello dove sei più esposto ai venti. Non puoi permetterti di fare nessun errore".
No comment, invece, sul botta e risposta Cecchetto-Linus. Su Marco Liorni alla conduzione de L'Eredità, format che lui portò in Rai, ha aggiunto: "Nessun consiglio. Sono felice del suo successo. Portai in Rai il gioco, era un format argentino destinato al pomeriggio di Rai2 e l'allora direttore di Rai 1 Del Noce, per me figura importantissima, lo testò. Era l'estate del 2002, 22 anni dopo è ancora fortissimo".
"Sanremo non sono solo canzonette, unisce l'Italia"
Aver fatto cinque festival di seguito come Mike Bongiorno e Pippo Baudo, per Amadeus è motivo di "immenso orgoglio": "Non l'avrei mai immaginato. Quando mi chiamarono nell'estate 2019 era un sogno realizzato. Pensavo "farò il traghettatore in attesa che trovino uno più credibile". Non pensavo di farne cinque di seguito. Il sesto sarebbe un record, un motivo per cui non voglio è che non trovo moralmente giusto farne uno in più, rispetto a Mike e Pippo" ha commentato. Vive sereno e senza stress anche grazie alla tranquillità e l'amore che gli trasmette la sua famiglia. Ha poi aggiunto:
Ho imparato a essere me stesso e a non dovermi porre obiettivi, a non dover dimostrare di essere quello quell'altro. Quando ti costruisci da solo, senza nessuno che ti raccomanda, il tuo lasciapassare è il lavoro, l'audience, è un vantaggio. La tua gavetta è la tua unica arma. Conosco i miei difetti, so cosa so fare. Non fingo, la gente sa che sono così, dedito al lavoro.
Il Sanremo che non scorderà è quello del Covid: "Surreale, entrato nella storia. Ce lo saremmo evitati ma resta nella memoria. Li ho amati tutti, ringrazierò sempre Mattarella per la sua presenza. Sanremo non sono solo canzonette, rappresenta il mondo della musica, unisce l'Italia" ha commentato.