Alice, nipote di Fabrizio De André: “Ho pensato di cambiare nome per essere più libera”
Alice De André, 24 anni, figlia di Sabrina La Rosa e di Cristiano De André, sta cercando di farsi strada nel mondo dello spettacolo. Debutterà presto sul piccolo schermo nella fiction Paolo Villaggio, in uscita sulla Rai, ed è convinta che il suo cognome sia un privilegio ma anche una responsabilità. Alice, nipote di Fabrizio De André, non nega di aver sofferto per il peso di una parentela così importante: "Ho pensato di usare un altro nome. Ho avuto paura di non essere libera", racconta al settimanale F.
Alice De André e il rapporto con il nonno
Alice, nata il 12 maggio 1999, non ha avuto l'opportunità di conoscere Fabrizio De André, morto l’11 gennaio dello stesso anno. Alice, però, dice di sentirsi da sempre molto vicina a suo nonno. "L’unico contatto con lui è stata la sua mano sulla pancia di mia madre, che pochi giorni prima della morte di Fabrizio gli ha detto: ‘Sono incinta, è Alice'" spiega. Per lei Faber è "una specie di angelo custode": "A due anni, a Genova, eravamo a una festa e c’era la torta pasqualina, la sua preferita. Io non l’avevo mai vista nella mia vita, ma dico tutta contenta: ‘La nostra torta preferita!'. Una sorta di comunicazione. In fondo sarebbe troppo banale se scomparissimo per sempre". Alice parla spesso di suo nonno, raccontando la sua storia in chiave ironica. Sui social, però, spesso le viene rivolta l'accusa di mancare di rispetto alla sua memoria. "Io me la prendo con chi vuole farne un santino, anziché un uomo che ci ha dato le parole di cui avevamo bisogno" sostiene.
Alice De André: "Sono stata vittima di bullismo"
Attacchi di panico e crisi di rabbia hanno accompagnato Alice durante l'adolescenza, periodo nel quale a scuola è stata vittima di bullismo. "Non mi sentivo compresa. Alcune studentesse volevano buttarmi giù dalle scale e avevano creato persino un gruppo sui social in cui giuravano ‘vendetta contro Alice De André', pieno di minacce violentissime come legarmi e bruciarmi". Per Alice le canzoni del nonno sono state un'ancora di salvezza: "Erano l'amico che non avevo". Da piccola ha vissuto in Sardegna, trascorrendo l'infanzia tra giochi e "avventure pazzesche" con il padre: "A sei anni i miei si sono separati e ho iniziato a vederlo sempre meno. Ma era difficile tenere tutto dentro casa: qualsiasi cosa succedesse alla mia famiglia finiva regolarmente sui giornali".
Alice De André sul suo cognome: "Volevo cambiarlo"
Avere un cognome conosciuto significava ricevere attacchi continui: "Ho pensato anche di usare un altro nome. Ho avuto paura di non essere libera. Io non ho un piano B. Anche se è un privilegio, sento la responsabilità di un nome ingombrante. Mio padre mi ha sempre detto: ‘Fai quello che vuoi, ma non cantare'". Per Alice uno degli aspetti più complicati della sua vita è fare i conti con le aspettative: "La cosa più difficile per me è stata far pace col bisogno di essere all’altezza. Accettarsi è un grande atto di coraggio".