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Adriana Savarese: “Carolina in Belcanto mi ha insegnato a volermi bene. Con Giacomo Giorgio c’è stata subito chimica”

Adriana Savarese è Carolina in Belcanto, la fiction Rai in onda il 17 marzo con l’ultima puntata. Dopo il debutto sul piccolo schermo, racconta a Fanpage l’esperienza sul set, dal rapporto con Vittoria Puccini alle difficoltà nel canto lirico. Il legame con Enrico, interpretato da Giacomo Giorgio, è al centro della storia del suo personaggio: “All’inizio ero a disagio, ma abbiamo parlato tanto e mi ha aiutato a superarlo”.
A cura di Sara Leombruno
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Occhi profondi e intrisi dalla tenerezza tipica dei suoi diciannove anni, Adriana Savarese è Carolina in Belcanto, ma anche un milione di altre cose. Il ruolo da protagonista al fianco di Vittoria Puccini e Caterina Ferioli nella fiction targata Rai, in onda il 17 marzo con l’ultima puntata, ha segnato per lei il debutto sul piccolo schermo. Nell’intervista a Fanpage, a domanda su cosa le abbia insegnato quest’esperienza, risponde senza esitazione: “A volermi più bene, a smettere di mettermi sempre in discussione”. Il legame con Enrico, interpretato da Giacomo Giorgio, è al centro della storia del suo personaggio: “Tra noi, si è creata fin da subito una bella chimica. All’inizio ero un po' a disagio, ma abbiamo parlato tanto e mi ha aiutato a superarlo”.

Com’è nato il desiderio di fare l’attrice?

Quasi per caso, ho iniziato a studiare recitazione non molto tempo fa, quando avevo 16 anni. Come molti adolescenti, stavo vivendo una fase delicata e ho deciso di iscrivermi a un corso di recitazione. È stato proprio da quelle lezioni che è nata la passione per il cinema.

Una fiction in costume è una sfida impegnativa anche per gli attori più esperti e tu, alla tua prima esperienza, hai vestito i panni della protagonista, Carolina. Quanto è stato difficile ottenere la parte?

Mi sono proposta fin da subito per il suo personaggio. Mi piacerebbe dire di aver fatto un solo provino, ma in realtà ne sono stati tantissimi, non so neanche quanti, perché ho iniziato a giugno e tutto si è concluso a inizio novembre. Sono stati mesi e mesi di audizioni. All'inizio erano tutte in presenza e mi sono sempre trovata affiancata dal casting director Pino Pellegrino, mentre nei callback mi seguiva il regista Carmine Lia.

Immagino che ricordi ancora l’emozione che hai provato, quando hai scoperto di essere stata scelta.

È stato un momento strano, perché Carmine me lo ha detto in modo indiretto. Stava parlando di un'altra ragazza che era in corsa per il ruolo di Antonia e mi ha chiamato per farle da spalla, alla fine del suo provino mi ha confermato di essere stata scelta. Non riuscivo a crederci, la felicità è stata inspiegabile.

Adriana Savarese è Carolina Cuono nella fiction Rai
Adriana Savarese è Carolina Cuono nella fiction Rai

C'è un altro ruolo che avresti preferito ricoprire?

Carolina mi spaventava, perché siamo molto diverse caratterialmente, ma l’ho amata fin da subito. È un personaggio verso cui non puoi non provare attrazione, ha un legame molto forte con la madre e la sorella e, anche se spesso si trova a sbagliare, lo fa sempre per una giusta causa. La mia paura riguardava l'interpretazione di un personaggio così diverso da me alla mia prima grande esperienza, ma oggi posso dire che non avrei voluto interpretare nessuno se non lei.

Hai avuto modo di fare delle prove preliminari di scena insieme ai tuoi colleghi o li hai conosciuti solo dopo, sul set?

Ai provini ho conosciuto molti dei miei futuri colleghi. Ricordo bene l’incontro con Andrea (Verticchio, ndr), che poi ha interpretato Saverio. Il nostro incontro è stato magico, perché abbiamo riprodotto la scena in cui i nostri personaggi sono a Napoli, sugli scogli, che a parer mio è una delle più belle della serie. In quella fase, ho avuto anche l'opportunità di lavorare con Giacomo Giorgio, che mi ha fatto da spalla nella scena della lettera.

Adriana Savarese e Andrea Verticchio in Belcanto
Adriana Savarese e Andrea Verticchio in Belcanto

Parliamo del rapporto tra Carolina e Maria, il personaggio interpretato da Vittoria Puccini. All'inizio è molto conflittuale, ma poi evolve nel corso della puntate. Come hai lavorato per renderlo al meglio?

Non mi sono ispirata a nulla di personale, perché fortunatamente non ho mai vissuto un rapporto conflittuale con mia madre, come quello che vediamo tra Carolina e Maria. Tra loro, la questione è molto più complessa perché non si tratta di semplici discussioni, c'è una preferenza palese nei confronti dell’altra figlia, Antonia, e questo le crea molta sofferenza. Con Carmine, abbiamo lavorato molto sulla resa di questa dinamica ed è stato bello constatarne l’evoluzione. Anche Vittoria mi ha aiutata molto, mi ha dato parecchi consigli.

Adriana Savarese e Vittoria Puccini in Belcanto
Adriana Savarese e Vittoria Puccini in Belcanto

Il legame con Enrico, interpretato da Giacomo Giorgio, è centrale nella storia del tuo personaggio. Come ti sei trovata con lui?

Giacomo è stato fantastico. Fin da subito, tra noi si è creata una bella chimica e un rapporto sincero. Ero un po' in difficoltà all'inizio, visto che era tutto nuovo per me, ma lui mi ha aiutata, è riuscito a mettermi a mio agio. Siamo riusciti a lavorare insieme in modo molto naturale.

Tra voi ci sono quasi otto anni di differenza, li hai percepiti come un disagio?

Un po’ sì, soprattutto all'inizio, ma è stato qualcosa di cui abbiamo parlato e alla fine è durato poco. La differenza d'età, più che un problema, si è trasformata in un vantaggio, perché ci ha permesso di portare sullo schermo la sintonia tra Carolina e Enrico, visto che nella serie lui si trasforma in un punto di riferimento, una sorta di guida, per lei.

Carolina è divisa tra Enrico e Saverio, tu per chi facevi il tifo?

(Ride, ndr) È difficile rispondere, perché Saverio è stato il suo primo amore, ma alla fine direi Enrico. Perché, con lui, Carolina inizia una nuova fase della sua vita, una fase più matura e consapevole. Nei suoi confronti prova un sentimento diverso, più profondo.

Quella di Serena de Ferrari è l'unica voce soprano reale nella serie, mentre tu, Vittoria Puccini e Caterina Ferioli cantate in playback. È stato difficile mimare le voci liriche?

Non posso negarlo, perché le arie che cantiamo sono davvero impegnative, ma siamo state seguite da un'insegnante bravissima e abbiamo fatto tante lezioni, prima e durante le riprese. Non sono una cantante professionista, ma mi è piaciuto cantare, anche se non è stato facile abbinare la mimica facciale alla lirica, visto quanto è complessa.

La critica ha elogiato la tua performance nella serie. Come hai gestito la pressione e il peso delle aspettative sul tuo debutto?

Ammetto che ne ero molto spaventata. Era la mia prima esperienza televisiva e avevo paura di non piacermi. Per un attore, riguardarsi in video è sempre molto complesso. I complimenti mi hanno resa davvero felice, ma cerco di rimanere con i piedi per terra e di non lasciarmi sopraffare.

Guardando al futuro, quali ruoli ti piacerebbe interpretare?

Sicuramente ruoli più moderni, magari in film d'azione, per mettermi alla prova anche fisicamente. Ho già girato un'altra fiction che andrà in onda su Rai 1, che è stata girata a Sorrento, la mia città. Ricopro una parte un po’ più piccola, ma parlo in italiano e non uso il dialetto, a differenza di quanto succede in Belcanto. La mia intenzione è quella di studiare e migliorarmi, soprattutto nella dizione, per rendere i miei personaggi sempre più credibili.

Cosa pensi di aver imparato su te stessa, attraverso il personaggio di Carolina?

A volermi più bene e a credere di più in me stessa, a smettere di mettermi sempre in discussione.

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