Selvaggia Roma incinta teme per un’infezione: “È un’agonia, ho paura di trasmetterla al bambino”
Selvaggia Roma incinta del suo primo figlio teme per un’infezione che l’ha colpita durante questi mesi di gravidanza. Si tratta del citomegalovirus, un virus molto comune che in genere si presenta in forma asintomatica, ma che può avere ripercussioni più gravi se contratto da una donna in dolce attesa. Proprio in questi giorni l’influencer ex gieffina si è sottoposta ad un esame diagnostico e ad un’ecografia che le ha permesso di vedere il piccolo.
Selvaggia Roma e la tensione per la salute del bimbo
“La visita è andata bene, anche se ho sentito dolore”, racconta Selvaggia Roma durante una sessione di domande e risposte con i suoi follower su Instagram. “Ero tesissima e ho pianto mentre facevo l’inserimento dell’ago. Ero in emozione, continua paura. Poi mi hanno fatto un’ecografia per vedere il mio piccolino/a. Era stupendo/a. E anche lì fiumi di pianto”. Un utente si è premurato di chiederle se il virus che ha contratto è stato trasmesso al bambino. “Tra una settimana si saprà tutto. Quindi altra ansia”, ha spiegato Selvaggia ammettendo di essere particolarmente ansiosa per lo stato di salute del piccolo. “È stata ed è un’agonia. E non è ancora finita. Non me la vivo serena come le altre. Finché non saprò che sta bene, sarò in costante angoscia purtroppo”.
La polemica sulle adozioni gay
In queste ore l’influencer è balzata in cima alla cronache dei social anche per via di una polemica sorta attorno ad alcune sue dichiarazioni. Selvaggia si è detta non favorevole alle adozioni gay, spiegando che dal suo punto di vista “un bambino deve avere due figure come una mamma e un papà”. Parole che hanno immediatamente fatto storcere il naso a Tommaso Zorzi, ex collega del GFVip, che ha definito la sua posizione retrograda. "Non posso sentir dire che un figlio deve avere una mamma e un papà, se poi quella mamma e quel papà lo lasciano in orfanotrofio. Vado fuori di testa”, ha fatto sapere Zorzi. "Le coppie omogenitoriali adottano bambini che una mamma e un papà non hanno voluto o potuto tenere. Dunque le figure mamma e papà non mi pare siano sinonimo di bravi genitori”.