Sara Scaperrotta contro i genitori di Zaniolo: “Nonni assenti, hanno visto Tommaso solo due volte”
Sara Scaperrotta lancia un’accusa ai genitori di Nicolò Zaniolo. La ex fidanzata del calciatore, passato dalla Roma al Galatasaray, sostiene che Francesca Costa e Igor Zaniolo siano sempre stati assenti nei confronti del figlio Tommaso, nato dal legame finito con l’attaccante. L’accusa è arrivata attraverso una Instagram story cancellata poco dopo la sua pubblicazione, ma rimasta online il tempo necessario affinché qualcuno la screenshottasse per poi far girare lo scatto sui social.
L’accusa di Sara Scaperrotta, madre del figlio di Nicolò Zaniolo
In risposta alla domanda che una fan le aveva inviato utilizzando l’apposito box su Instagram (“Sei sempre stata molto discreta. Ma una curiosità: i nonni paterni vedono Tommi?”, le avevano chiesto), Sara ha risposto così: “Due volte in 18 mesi per te sono abbastanza?”, risposta cui ha fatto seguire due emoticon che chiarivano il fatto che fosse ironica. Secondo Scaperrotta, quindi, Francesca Costa e Igor Zaniolo avrebbero visto il piccolo Tommaso solo due volte dal momento in cui è nato.
Nicolò Zaniolo lasciò Sara Scaperrotta durante la gravidanza
La relazione sentimentale che ha legato Nicolò Zaniolo a Sara Scaperrotta è complessa. Insieme da anni, i due si lasciarono proprio quando Sara restò incinta. La modella e influencer decise di portare avanti da sola la gravidanza. Proprio in quel periodo, l’ex calciatore della Roma uscì allo scoperto al fianco dell’attrice Madalina Ghenea, alla quale è stato legato per un breve periodo. Zaniolo dichiarò pubblicamente che si sarebbe fatto carico della crescita del figlio, pur precisando di non essere entusiasta di diventare padre: “Non sono pronto, ma mi assumerò le mie responsabilità”. Secondo la versione di Sara, invece, quel bambino sarebbe stato cercato. “Tommaso è frutto dell’amore di due persone. È stato voluto, cercato, desiderato e la scoperta del suo arrivo è stata celebrata in un clima di gioia condivisa. Poi qualcosa è cambiato e mi sono trovata di colpo a percorrere questo cammino verso la genitorialità da sola, senza supporto di alcuna natura”, aveva scritto la giovane su Instagram:
Ho tentato a più riprese di coinvolgerlo senza avere successo, ogni mio tentativo di contatto è stato vano. Ha bloccato persino i canali social e Whatsapp, ed io mi sono trovata dinnanzi un forte muro comunicativo ed emotivo. La paura che all’inizio ho provato per via dell’assenza di una figura paterna per il bambino e di un complice con il quale intraprendere questo percorso, presto si è trasformata in un forte dispiacere, anche per le modalità che mi sono state riservate. Non per la bufera mediatica nella quale mi sono ritrovata o per le notizie della sua vita privata che puntualmente mi arrivavano mezzo stampa, ma perché Nicolò si stava perdendo tutte le emozioni, le scoperte, quel misto di gioia e di spavento, che caratterizzano tutto il periodo della gravidanza. Spero davvero che i muri vengano abbattuti e che Nicolò trovi finalmente il coraggio di emanciparsi e di far valere i suoi sentimenti, aprendo il suo cuore di padre per godere di tutta la bellezza che deriva dall’essere genitore.