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Rkomi rinnega Paola Di Benedetto: “Il gossip? Non vale la pena essere fotografato con una donna”

Il cantante rinnega la storia con la soubrette: “Il gossip è utile. Ti fa riflettere se ne vale la pena o meno essere fotografato con una donna oppure no”.
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Rkomi sarà il prossimo giudice di X-Factor, in onda dal 1 settembre su Sky, e sarà tra i protagonisti della terza edizione di Celebrity Hunted, l'adventure game di Amazon Prime Video. Una stagione impegnativa all'orizzonte per un'altra altrettanto faticosa che si è andata a concludere. Tante gioie, vedi Sanremo, qualche dolore, vedi la fine della storia con Paola Di Benedetto. Al Corriere della Sera, il cantante spiega: "Tendo a essere un po' un credulone, ma il gossip è anche utile". 

Cosa ha detto Rkomi su Paola Di Benedetto

Mirko Martorana, questo il nome completo di Rkomi, si è sentito tirare in causa sulla questione Paola Di Benedetto, che adesso sarebbe finita nel mirino del "collega" Blanco:

Di Blanco e Paola non so nulla…il gossip non mi scoccia più di tanto, semmai ti fa capire se certe relazioni sono importanti o meno, ti fa riflettere se ne vale la pena o meno essere fotografato con una donna oppure no.

Il riferimento è ovviamente alla fotografia che è stata scattata insieme a Fedez e Chiara Ferragni, che ha messo la loro relazione sotto i riflettori.

Dai quartieri popolari al successo

La storia di Rkomi è quella di un ragazzo che ce l'ha fatta. Partito da Calvairate, quartiere popolare di Milano, passando per una serie di mestieri: lavapiatti, muratore, cameriere. E poi la musica:

A 18 anni — sbagliando — ho lasciato la scuola senza diplomarmi e sono andato subito a lavorare. I ricordi di quelle giornate sono comunque bellissimi, la fatica non pesava. E poi non ero solo a credere in questo sogno astratto della musica, ero in compagnia di giovani scappatelli come me, ero con Tedua — siamo anche stati coinquilini — e Sfera. Il mio dispiacere è non essere tanto erudito, tendo a essere un credulone, ma almeno in una cosa sono stato intelligente: ero consapevole che bisognasse lavorare per sentirsi liberi di dire mamma voglio fare musica.

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