Quando Chiara Ferragni definì patriarcale la scelta di dare solo il cognome del padre
I bambini d’ora in poi avranno il doppio cognome di mamma e papà, a meno che non sia deciso diversamente di comune accordo dai genitori. Lo ha deciso la Corte Cortituzionale, stabilendo che la regola di attribuire automaticamente il cognome del padre ai bambini è “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio”. Una svolta che intende superare un’impostazione patriarcale e arretrata, prevista fino ad ora dall’ordinamento italiano, e garantire alle donne pari dignità in ambito familiare.
Il caso di Vittoria Lucia Ferragni, la figlia di Chiara Ferragni e Fedez
Tra i precursori di questa svolta, nel mondo dello spettacolo, spiccano senza ombra di dubbio Chiara Ferragni e Fedez che, sia nel caso del primogenito Leone nato nel 2018, sia di Vittoria nata a marzo 2022, hanno optato per il doppio cognome. “Nostra figlia avrà anche il mio cognome”, aveva fatto sapere l’imprenditrice nel corso della seconda gravidanza. “Alla bimba metterò entrambi i cognomi, perché sono importanti allo stesso modo e fare solo il cognome del padre deriva da un sistema patriarcale con cui non mi trovo d’accordo”.
Come funzionava prima il doppio cognome
La regola di attribuzione del cognome paterno non è altro che il retaggio di una concezione patriarcale della famiglia e questo la Corte Costituzionale lo aveva stabilito già da tempo. Dal 2016 infatti, grazie ad una sentenza della Corte Costituzionale era già possibile dare ai bimbi anche il cognome materno. Finora, però, la richiesta del doppio cognome doveva essere presentata espressamente davanti all’ufficiale di Stato civile da parte di entrambi i genitori. Prima di allora invece, l'iter burocratico era parecchio complesso.
Le mamme vip che hanno attribuito il doppio cognome in passato
Per questo motivo fece scalpore la scelta di Manuela Arcuri che nel 2014 aveva richiesto che al figlio Mattia avuto dall’imprenditore Giovanni di Gianfrancesco fosse attribuito il doppio cognome. Prima di lei rari i casi anche nel mondo dello spettacolo. Spicca la conduttrice Emanuela Folliero che in una recente intervista a Il Giornale ha raccontato “un iter burocratico faticoso e non semplice” per dare il proprio cognome al figlio Andrea, oggi 14enne, che lo ha ottenuto solo 4 anni dopo la richiesta.