Un topo in platea durante Natale in Casa Cupiello, Salemme al pubblico: “Vi rimborso di tasca mia”
Vincenzo Salemme ha portato in scena, a teatro, la sua versione di un classico della drammaturgia moderna, ovvero Natale in Casa Cupiello, con un tour di vari teatri d'Italia che, puntualmente, sono strapieni ad ogni replica. Durante lo spettacolo di ieri, giovedì 7 marzo, andato in scena al Teatro Sistina di Roma, si è però verificato un avvenimento che ha messo parecchia agitazione al pubblico in sala, mettendo in imbarazzo l'attore.
Un topo in platea, la reazione di Salemme
Stando a quanto riporta l'Adnkronos, durante lo spettacolo è comparso tra le file della platea un topo che ha scatenato immediatamente il panico tra le persone sedute in sala ad assistere allo spettacolo. Tra grida e schiamazzi vari, quindi, è intervenuto l'attore che, fermando la messa in scena, visibilmente in imbarazzo, e mortificato per le persone a disagio ha dichiarato dal palco: "Vi rimborso io di tasca mia perché nessuno mi sta dicendo niente". Un modo per ovviare alla problematica, improvvisa, che ha però creato scompiglio durante la replica. Gli spettatori, però, dinanzi alla proposta dell'attore hanno cercato di dissuaderlo dicendo: "No, andiamo avanti". Lo spettacolo, quindi, è andato in scena regolarmente, arrivando fino alla fine con una chiosa di scroscianti applausi per la compagnia.
Vincenzo Salemme e il suo Luca Cupiello
Vincenzo Salemme, che con Eduardo De Filippo ci ha lavorato, ha riconosciuto la difficoltà di portare in scena uno dei capisaldi della sua drammaturgia, sottolineandone le insidie che spesso si nascondono dietro l'idea di commedia. Della sua interpretazione di Luca Cupiello, in un'intervista a Fanpage.it ha detto:
La commedia è la più ripresa dalle compagnie nazionali perché la si crede semplice e come tutte le cose semplici è la più insidiosa. In particolare, Luca Cupiello è un po' scivoloso: uomo ingenuo, astuto, ignorante. Farlo a modo mio ha comportato inevitabilmente che dialogassi con il testo di Eduardo, facendo capire, con candore, che stavo recitando.