“Non ci interessa”, la replica di Re Carlo III al gossip dell’incidente di Harry e Meghan
La reazione di Buckingham Palace alle clamorose notizie di un incidente d'auto "vicino alla catastrofe" da parte di Harry Windsor e Meghan Markle non c'è stata. Altro che ‘no comment': nessuno ha mosso un dito per dare un minimo di virgolettato. Quanto alle voci di corridoio, pare che né Re Carlo III né il primogenito William avrebbero voluto sentire Harry per chiedere notizie sull'accaduto. E continuano a non volerne sapere niente: "Non ci interessa", sarebbe il mantra. Nessuno vuole sbilanciarsi e nessuno vuole parlare con i giornalisti, soprattutto dopo le voci dell'ultim'ora: dalla testimonianza del tassista che dice che i due avrebbero esagerato fino alle opinioni dei personaggi più influenti, come Antonio Caprarica, esperto italiano massimo in fatto di Royal Family.
Cosa è successo
La notizia viene rilanciata dalla Bbc: è martedì 16 maggio. Secondo quanto riportato, dopo la cerimonia dei Women of Vision nella quale è stata premiata proprio Meghan Markle, i Sussex salgono in un taxi insieme alla madre di lei, Doria Ragland, dopo essere stati in un suv. A quel punto l'inseguimento giudicato incessante dal portavoce della famiglia: "Ha provocato molte collisioni, sono state coinvolte altre vetture, siamo stati vicino alla catastrofe".
Le reazioni
Le reazioni contrastanti e le versioni che si sono succedute hanno di molto minimizzato quello che è successo. Tra tutte, l'intervista al tassista che ha spiegato senza mezzi termini che "Harry e Meghan hanno esagerato". È notizia di oggi invece che Harry e Meghan avrebbero chiesto i filmati all'agenzia di paparazzi Backgrid. La richiesta è stata respinta al mittente: "In America, la proprietà appartiene al proprietario. Nessun soggetto terzo può avanzare pretese sulle proprietà altrui, come forse possono fare i re. Forse dovreste spiegare ai vostri clienti che le norme britanniche a proposito di ‘Prerogativa reale’, che dispongono che i sudditi consegnino i propri beni alla corona, sono state respinte da questo paese molti anni fa".