Nicoletta Braschi moglie di Roberto Benigni, musa del ‘buongiorno principessa’ che commosse il mondo
Roberto Benigni, a sorpresa, salirà sul palco del Festival di Sanremo 2023, nel corso della prima serata in onda martedì 7 febbraio. Nella sua vita, un grande amore, quello per Nicoletta Braschi, attrice e produttrice italiana di fama internazionale. Ha 62 anni ed è la moglie di Benigni dal 26 dicembre 1991. In famiglia, l'amore per il cinema non è mai mancato, infatti anche suo fratello Gianluigi Braschi si distinse in vita come produttore, prima di morire a causa di una grave malattia nel 2008, a soli 45 anni. Nicoletta Braschi e Roberto Benigni sono da sempre il simbolo di questo amore per il grande schermo e anche di quello tra loro, collante di un matrimonio che resiste nel tempo con la stessa intensità.
L'incidente di Nicoletta Braschi nel 2012
Tanti i momenti belli e brutti che hanno condiviso, incluso il terribile incidente automobilistico che la Braschi ha avuto l'11 giugno 2012 e che le ha segnato indelebilmente il volto. Come dichiarò a Vanity Fair in un'intervista: “Come mi ha detto il chirurgo che mi ha operata, ce l’ho fatta perché sono una pellaccia. Orgogliosissima di esserlo. Mi sento come un marinaio che porta in volto i segni delle sue imprese”.
Il discorso di Roberto Benigni sull'amore per Nicoletta Braschi
Nel 2021, quando ricevette il Leone d'Oro alla carriera durante la Mostra del Cinema di Venezia, Roberto Benigni ebbe parole bellissime per la sua Nicoletta:
Concedetemi qualche momento per dedicare alcune parole a una persona che è all'apice dei miei pensieri, che, come dice Dante "imparadisa" la mia mente. La mia attrice prediletta Nicoletta Braschi, alla quale non posso nemmeno dedicare questo premio, perché questo premio è suo. È tuo, ti appartiene, lo dedicherai tu a chi vorrai. Abbiamo fatto tutto insieme per 40 anni, produzione, interpretazioni, ideazioni dei film. Quanti film abbiamo fatto? Come si fa a misurare il tempo in film? Io conosco solo una maniera di misurare il tempo, con o senza di te. Ce lo possiamo dividere questo Leone, io mi prendo la coda e a te lascio le ali. Se qualche volta nel lavoro che ho fatto qualcosa ha preso il volo è grazie a te, al tuo talento, al tuo mistero, al tuo fascino, alla tua bellezza, al tuo talento di attrice, alla tua femminilità. Le donne sono un mistero senza fine che non comprendiamo, aveva ragione Groucho Marx a dire che "gli uomini sono donne che non ce l'hanno fatta". Se qualcosa di buono l'ho fatto nella mia vita è stato sempre attraversato dalla tua luce. La prima volta che ti ho conosciuto emanavi talmente tanta luce che ho pensato che Nostro Signore avesse voluto adornare il cielo di un altro sole. È stato proprio un amore a prima vista, anzi a ultima vista, anzi a eterna vista.
Buongiorno principessa manifesto di una coppia da Oscar
È lei a interpretare quasi tutti i personaggi femminili dei film di Roberto Benigni, destinatarie dello stesso amore che l'attore e regista toscano ha provato in tutti questi anni e che è riuscito a bucare più volte lo schermo, tramutando la realtà in finzione. Il piccolo diavolo (1988), Johnny Stecchino (1991), Il mostro (1994), La vita è bella (1997), Pinocchio (2002) e La tigre e la neve, su tutti proprio La vita è bella ha segnato le loro vite, vincendo un Oscar. La scena memorabile del piccolo Giosuè che esce da un comodino per dire alla mamma, come faceva il padre ogni giorno, ‘Buongiorno principessa‘ ha reso questa frase un vero e proprio grido d'amore e il manifesto di un sentimento che ha travolto il mondo del cinema mondiale.
Nicoletta Braschi ha commentato così l'idea di Roberto Benigni e la gioia di aver partecipato a un film così profondo, e al contempo delicato, come La vita è bella: "Roberto scriveva la sceneggiatura con Vincenzo Cerami. Un’idea straordinaria: la storia di un padre che impedisce al figlio di provare un trauma irreversibile. Una delle gioie della mia vita è sapere che i nostri film parlano contemporaneamente ai semplici e ai, diciamo, sofisticati. Ogni giorno incontro persone che dicono: “Ho amato tantissimo quel vostro film!”; aspetto il titolo e non sempre è La vita è bella. Sul set c’era una particolarità che investiva tutti: un bimbo di cinque anni con cui era meraviglioso lavorare. Con lui Roberto è andato oltre se stesso".
Come si sono conosciuti Nicoletta Braschi e Roberto Benigni
A raccontare come si sono conosciuti Roberto Benigni e Nicoletta Braschi è proprio lei, che racconta com'è cambiata la sua vita dopo il trasferimento nella città eterna e l'incontro con colui che sarebbe diventato suo marito: “Dopo il mio trasferimento a Roma, conobbi Roberto Benigni. Aveva 28 anni ed era già amatissimo da tutti. Roberto era ed è un grande maestro. Da allora ci siamo nutriti delle stesse cose. Veniva a prendermi all’Accademia e andavamo al cinema quasi tutti i giorni; quando si riusciva anche a teatro. Ci passavamo i libri". Un legame nato da ‘dialoghi fittissimi', che sono man mano diventati la traduzione di uno stare naturalmente insieme, tenendosi per mano, proprio come fanno ogni volta che sfilano su un red carpet.
Eva Grimaldi innamorata di Benigni, Braschi le disse di non chiamarlo più
In un'intervista rilasciata al programma Belve, Eva Grimaldi svelò di essere stata innamorata di Roberto Benigni. Francesca Fagnani le ricordò che dell'attore aveva detto: "La nostra storia fu interrotta quando gli telefonai ma fu la Braschi a rispondere al telefono e a dirmi: non chiamare mai più". E Grimaldi commentò: “Non voglio parlare di Benigni, anche perché è una coppia felicemente sposata. Ero molto innamorata. Benigni è un uomo molto affascinante, molto intelligente. Non è durata una notte”.