Maurizio Costanzo bacchetta i concorrenti del Grande Fratello Vip: “Ma chi ve lo ha fatto fare?”
Maurizio Costanzo si è sfogato contro il Grande Fratello Vip 7 nel suo spazio a Libero: "C'è voglia di creare protagonisti", commenta il decano dei conduttori e dei giornalisti televisivi. Parla del caso "Bellavia" e del problema di gestire la "popolarità" in televisione. E poi li bacchetta tutti: "Vedo solo sofferenze. Ma chi ve lo ha fatto fare?" pensando a tutte le lacrime che sono state versate in queste prime giornate di GfVip – tra l'esclusione di Ginevra Lamborghini fino alle crisi di coscienza di Sara Manfuso.
Le parole di Maurizio Costanzo
Maurizio Costanzo a Libero spiega: "Voglia di creare protagonisti. In questo, la televisione, in ogni parte del mondo è maestra. Mi viene in mente pensando aMarco Bellavia, uscito con problemi dalGrande Fratello Vip. Ma, a seguire, il protagonismo diventa tale anche per Giovanni Ciacci, solo per aver insultato Bellavia. Quest’anno, vedo sofferenze nei partecipanti al Grande Fratello Vip ed è normale chiedersi: ma chi ve lo ha fatto fare se tutto questo, oltretutto, vi crea problemi? Sono domande senza rispostae, probabilmente, anche senza senso. Ho visto un giovanissimo piangere, ho visto un atleta ugualmente piangere perché ha visto, credo, la foto del figlio. Perché i telespettatori devono assistere al pianto altrui? Forse per il vecchio detto: "Mors tua, vita mea".
"Il maestro è stato Mike Bongiorno"
Un passaggio anche sul passato della tv che ci ha insegnato tanto: "A proposito di televisione che crea protagonisti, bisogna aggiungere che ne crea anche di sbagliati. I primi nomi che mi vengono alla mente sono Wanna Marchi e sua figlia, ma, per carità, non sono l’unico esempio. Il problema è che si vive in maniera sbagliata la popolarità televisiva. Si pensa di essere in carriera come Mattarella e tutti sanno che non è così. Si fa televisione per divertimento, per piacere di esserci e spesso per giocare. Il maestro di tutti è stato Mike Bongiorno con il suo “Allegria!”. Se ci pensate, negli anni nei quali lui ha lanciato questa parola, non poteva sapere di quanta allegria avremmo avuto bisogno negli anni a seguire".