Massimiliano Rosolino ride sotto la Marmolada, poi spiega perché ha postato la foto sui social
Massimiliano Rosolino è finito nel mirino delle critiche per aver postato una foto di lui che ride divertito in un resort di Canazei. Alle sue spalle la Marmolada, che negli ultimi giorni è protagonista delle cronache per la tragica vicenda che ha segnato, ad ora, 11 tra vittime e dispersi. Perché dunque lo sportivo avrebbe mancato di tanta sensibilità? Lo ha spiegato lui stesso dopo essere grato travolto dalle polemiche.
Il polverone per la foto incriminata
Non è passato inosservato il post di Massimiliano Rosolino che ha pubblicato sul suo profilo Instagram una foto di se stesso a petto nudo mentre mostra un sorriso smagliante con alle spalle lo sfondo della Marmolada. “Chi non ride non vince”, ha scritto come caption il campione olimpico sotto allo scatto, che è apparso immediatamente inopportuno agli occhi dei suoi follower, negli stessi giorni in cui sono sono in pieno corso le ricerche ai dispersi. “Ma non ti vergogni a pubblicare una foto dove sono morte persone?”, scrive ad esempio un utente. “Ha sbagliato, non ci ha pensato”, ha scritto un altro.
Le spiegazioni di Massimiliano Rosolino
Il campione ha voluto chiarire la vicenda con una nota rilasciata al Corriere della Sera. “La foto risale a una settimana fa”, si è difeso Rosolino.
Prima di tutto il momento di quegli scatti: non sono stati successivi alla disgrazia, ma li ho fatti ben prima. Ero a Canazei assieme a 35 bambini di un famoso camp estivo che ne accoglie addirittura 900: quindi immortalavo qualcosa di felice. Secondo: ho pubblicato le immagini senza pensare al disastro, anche perché la Marmolada è più in là. Volevo sottolineare la bellezza di quei posti, contavo di comunicare una bella immagine della Val di Fassa, che è un luogo splendido.
"Lungi da me l’idea di offendere o di ferire qualcuno”, ha fatto sapere. “Non mi sento un criminale, ma di sicuro nel futuro starò più attento”, ha promesso prima di togliersi un sassolino dalla scarpa. “Non mi risulta che là si sia smesso di vivere e condurre la solita normalità serale e notturna”.