Manuela Arcuri svela la data delle nozze: “Saranno a luglio e Alberto Tarallo sarà il mio testimone”
Manuela Arcuri e Giovanni Di Gianfrancesco si sposeranno questa estate, come annunciato dall'attrice in un'intervista rilasciata al settimanale Chi, in cui mostra anche alcuni abiti da sposa e rivela il luogo in cui coronerà finalmente il suo sogno d'amore: "Si avvicina il grande giorno, siamo emozionati adesso, figurati quando saremo all'altare" rivela alla rivista di Alfonso Signorini.
I dettagli sulle nozze
Il matrimonio sarà il prossimo 22 luglio e la cerimonia si terrà al Castello Odescalchi, sul Lago di Bracciano, una scelta fatta appositamente per dare importanza ad un sentimento intenso che con il tempo è maturato sempre di più, fatto di complicità, di amicizia e spazi reciproci: "Ho sempre sognato vivere in un castello, è il luogo ideale per coronare un amore, una favola a lieto fine" dichiara l'attrice. Una felicità conquistata con sacrificio e lavoro: "Mi sono guadagnata tutto con le mie forze, non c'è stato nessun principe azzurro ad aiutarmi, ma sono stata fortunata, ho ottenuto quello che volevo e sono felice". Sarà una cerimonia classica, non particolarmente sfarzosa, alla quale prenderanno parte le persone più vicine alla coppia e con le quali hanno condiviso momenti di gioia:
Ho invitato gli amici, le persone che ci vogliono bene, quelle che ho incontrato nelle mia carriera. I testimoni saranno Alberto Tarallo, che è il mio padre lavorativo e gli sono riconoscente, e Giovanni Malagò, il presidente del Coni, siamo tanto amici.
La scelta di dare il doppio cognome al figlio
Adesso il matrimonio verrà celebrato anche in Italia, dopo le prime nozze a Los Angeles, e i due che avevano paventato l'idea di un altro figlio hanno poi riflettuto a riguardo: "Mattia ha 8 anni, per un momento ci abbiamo pensato, sarebbe stato bello per lui così avrebbe avuto un compagno di giochi. Ma sta benissimo così, coccolato e fiero di essere figlio unico". Tra l'altro Manuela Arcuri e il marito sono stati tra i primi a dare il doppio cognome al loro primogenito, anticipando quella che ora è a tutti gli effetti una legge: "Ci tenevo tantissimo. L'ho fatto perché qualora volesse entrare nel mondo dello spettacolo, il mio cognome poteva essere un punto di partenza, e poi perché penso sia una questione di giustizia avere il cognome di madre e padre".