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L’outing involontario di Ornella Vanoni a Mahmood: “A cena a casa sua, ha cucinato il suo fidanzato”

Outing ingenuo e involontario di Ornella Vanoni che ha raccontato di una cena a casa del collega Mahmood: “Ha cucinato il suo fidanzato”. Ma il cantante non si è ancora mai sbilanciato a proposito dell’identità del suo partner.
A cura di Stefania Rocco
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L’outing involontario di Ornella Vanoni al collega Mahmood. L’artista, ospite a 2046, il podcast condotto da Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli, ha raccontato di essere stata a cena dal cantante nel suo appartamento milanese. Quando alla cantante è stato chiesto chi avesse cucinato, Vanoni ha risposto: “Lui ha un fidanzato che cucina, però ogni tanto perché sta a Berlino”. Vanoni ha quindi declinato al maschile l’identità del presunto compagno di Mahmood, svelando qualche dettagli che aiuterebbe i curiosi a ricostruire la sua identità. Per il momento, tuttavia, Mahmood non si era ancora mai sbilanciato a proposito della sua vita privata, rifiutandosi comprensibilmente di entrare a far parte di una categoria sessualmente definita.

L’amicizia di Mahmood con Noah Oliveira

Le indiscrezioni rese da Vanoni a proposito di un fidanzato che vive a Berlino rafforzano i pettegolezzi, già diffusi da tempo, a proposito del legame tra Mahmood e il modello Noah Oliveira.Nel 2022, il sito Gay.it aveva raccontato il legame nato tra i due che si sarebbero conosciuti in Italia durante un evento dedicato alla moda. “Gay.it ha saputo da ambienti vicini ai protagonisti che sì, Mahmood e Noah sono attualmente insieme, si frequentano, sono fidanzati, amoreggiano, si vedono, si amano e insomma sono una coppia, compagni, trottolini amorosi”, si legge sul portale a proposito del legame tra i due.

Chi è Noah Oliveira

Noah Oliveira è un modello che è apparso in più di un’occasione al fianco di Mahmood. Non è raro che sia il cantante stesso a pubblicare le foto di Noah nelle sue Instagram stories. Il legame tra i due andrebbe avanti già da anni, sebbene non sia mai stato ufficializzato. Una scelta, quella di evitare definizioni o chiarimenti eccessivi, che era stato lo stesso Mahmood a spiegare: “La mia è una generazione che non rileva differenze se hai la pelle di un certo colore o se ami qualcuno di un sesso o di un altro. Specificare significa già creare una distinzione. L’idea stessa del coming out è un passo indietro, presuppone il bisogno di dividerci tra etero e omosessuali. È come per l’integrazione: queste cose, per la mia generazione, esistono già”.

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