La regina Elisabetta diserta l’apertura del Parlamento: problemi di mobilità, non vuole il bastone
La regina Elisabetta fa ancora i conti con problemi di salute. La sovrana, questa volta, si è trovata costretta a rinunciare alla tradizionale apertura del Parlamento britannico, un evento che non aveva saltato nemmeno lo scorso anno quando era in lutto per la morte del principe Filippo. Era passato soltanto un mese dalla scomparsa dell'amato consorte. Stando alle fonti britanniche, la regina questa volta avrebbe seri problemi di mobilità, che spesso l’hanno costretta ad utilizzare il tanto detestato bastone.
I problemi di mobilità e la riluttanza verso il bastone
Sarebbero stati gli stessi medici a sconsigliare alla sovrana 96enne di partecipare alla cerimonia di apertura del Parlamento britannico. Un evento lungo e faticoso per la sovrana che avrebbe dovuto presenziare comunque con l’aiuto del “walking stick”. Si presuppone che la regina abbia dovuto ben selezionare gli appuntamenti pubblici sulla sua agenda, in modo da non affaticarsi più del dovuto. Dal 2 al 5 giungo infatti andranno in scena le celebrazioni per il suo Giubileo di Platino, una festa celebrata dal popolo, con parate e saluti dei sudditi dal balcone di casa reale. Un appuntamento al quale la regina non si sognerebbe mai di mancare.
Ha saltato l'evento in sole due occasioni
Nel corso della sua lunga vita sono soltanto due le occasioni in cui la regina ha dato forfait al Parlamento per l’apertura delle sessioni: nel 1959 per la gravidanza del principe Andrea e nel 1963 per la dolce attesa del principe Edoardo. Questa volta al posto di Elisabeth è stato il figlio Carlo a leggere il suo Queen’s Speech a Westminster durante la cerimonia ufficiale. Al suo fianco anche il nipote William. Per il resto, tutti i dettagli sull’evento erano rimasto rigorosamente top secret, come rivela la stringata nota uscita da Palazzo e rimasta privata fino alla vigilia della cerimonia, forse per lasciare aperta la possibilità di un’entrata di scena in extremis della regina.