Robbie Williams: “Fui bersaglio di un serial killer, volevano uccidermi”
Robbie Williams ha fatto una rivelazione inedita, ha raccontato per la prima volta di essere stato il bersaglio di un killer quando era all'apice del suo successo. Il cantautore e showman britannico ha iniziato la sua carriera ad inizio anni '90 come membro della band Take That prima di separarsi e proseguire per la sua strada da solista a partire dal '95. È considerato uno degli artisti più famosi di tutti i tempi ma all'inizio del suo successo la sua fama faceva storcere il naso a qualcuno, stando alle sue parole.
La confessione inedita di Robbie Williams
La celebre star britannica al portale inglese Mirror ha raccontato un retroscena sul suo passato mai rivelato prima d'ora. Quando era all'apice del successo, è stato bersaglio di un killer che aveva il compiuto di ucciderlo. Grazie ad alcuni amici è riuscito a salvarsi:
Mi avevano ingaggiato per uccidermi ma andarono via grazie ad amici. Quella è la roba invisibile che accade quando si diventa famosi.
Robbie Williams non ha vissuto alla grande la sua fama, disturbata dall'ansia e dalla depressione:
Sono diventato famoso quando avevo 17 anni, facendo una boy band quando avevo 16 anni, la boy band è decollata. Quando avevo 21 anni me ne sono andato e poi ho avuto una carriera da solista, ho venduto 80 milioni di album, detenevo il record per il maggior numero di biglietti venduti in un giorno per un tour e bla, bla, bla…L'estrema fama ed il successo si incontrano con ansia, depressione e malattie mentali
Ha aggiunto che gli piacerebbe frequentare i posti normali in cui però non può andare perché correrebbe il rischio di essere ucciso. L'ansia lo ha portato a diffidare dagli sconosciuti: "Gli estranei vogliono incontrarmi ma io mi sento a disagio. Pensarci in realtà mi dà ansia. È un fattore scatenante".
La decisione di lasciare il Regno Unito
Robbie Williams, originario di Stoke nel Regno Unito, ha raccontato di aver lasciato il suo Paese per trasferirsi in America. Oggi abita in una villa di Beverly Hills circondata da 30 ettari di terreno e grazie alla sua decisione di lasciare gli USA vive una vita normale, insieme alla sua famiglia composta dalla moglie, l'attrice di origini turche Ayda Field, e i loro quattro figli. "Fondamentalmente, quello che succede è che qui vivo nell'anonimato e mi diverto davvero, poi provo a tornare nel mio paese d'origine e ricordo che lì non ho anonimato, e questo mi fa sentire ansioso e depresso" ha concluso.