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Eredità di Alain Delon: la guerra legale tra i figli Anthony, Anouchka e Alain-Fabien

La morte di Alain Delon porta con sé anche i problemi di eredità e chissà se riaprirà le contese tra i figli che nei mesi scorsi si diedero battaglia legale. Ecco le tappe delle liti tra i figli di Delon: Anthony, Anouchka e Alain-Fabien.
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Alain Delon con il figlio Anthony e la figlia Anouchka (LaPresse)
Alain Delon con il figlio Anthony e la figlia Anouchka (LaPresse)

Con un comunicato congiunto, Anthony, Anouchka e Alain-Fabien hanno annunciato la scomparsa del padre Alain Delon. Un comunicato che torna avederli uniti, seppur in una condizione di lutto, dopo che nei mesi scorsi i gtre fratelli hanno parlato soprattutto con carte dei Tribunali. La questione, ovviamente, era la salute del padre – che da tempo, ormai, era in fase di peggioramento – e di conseguenza anche l'eredità che avrebbero dovuto e adesso dovranno dividersi, a cui si aggiungono anche questioni di fiscalità e tasse di successione.

Alain Delon: "Voglio morire"

Non è un mistero che i rapporti tra i figli, nell'ultimo anno, siano stati tesi, i tre hanno più volte parlato di ciò che sarebbe successo in caso di morte del padre e non si sono risparmiati colpi bassi, dichiarazioni forti e finanche denunce. Questo mentre il padre, come riportava Le Parisien, diceva: "Voglio morire, la vita è finita". Era il luglio 2023 e l'attore avrebbe riportato queste parole al medico che era andato nella sua tenuta a Douchy per visitarlo nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria su Hiromi Rollin, la sua ultima compagna – che gli faceva anche da badante – denunciata dai tre figli dell'attore.

La battaglia legale di Antonhy contro Anouchka

Alain Delon e la figlia Anouchka (Lapresse)
Alain Delon e la figlia Anouchka (Lapresse)

Questa unione contro Rollin pareva aver messo in disparte le differenze di vedute dei figli, ma pochi mesi dopo, a gennaio, ricominciò la guerra tra i fratelli: Alain Delon e la figlia non avevano apprezzato un'intervista fatta da Anthony a Paris Match in cui l'uomo accusava la sorella di avergli tenuto nascosto delle notizie importanti sulle difficoltà del padre e avevano minacciato di denunciarlo. A questo punto l'uomo ha scritto su Instagram: "Secondo i medici questi esami dimostrano un deterioramento cognitivo che pone mio padre in una posizione di debolezza psicologica e quindi di vulnerabilità. Ciò che è grave per me è che, sapendo delle azioni della signora Rollin, lei (la sorella, ndr) ci ha nascosto il disagio in cui si trovava nostro padre. Restando in silenzio, lo ha chiaramente messo in pericolo. Per me, questo la rende indirettamente complice di tutto gli abusi e le violenze di cui è stato vittima”.

La controdenuncia di Anouchka e la posizione di Alain-Fabien

A questo punto Anouchka ha espresso il desiderio di sporgere denuncia contro il fratello maggiore per “diffamazione”, “denuncia calunniosa”, “minacce” e “molestie”. Poco prima anche l'altro fratello Alain-Fabien aveva denunciato la sorella per Alain-Fabien Delon spiega di aver citato in giudizio la sorella per “abuso fraudolento dello stato di ignoranza o della situazione di debolezza di una persona vulnerabile”, i due fratelli hanno criticato la scelta della sorella di aver voluto trasferire il padre in Svizzera per porre fine alla sua vita così da pagare meno tasse di successione. A Verissimo Anthony aveva dichiarato: "(Mio padre) Vuole restare nella sua casa di campagna, dove ha scelto di morire e dove vuole essere sepolto, mia sorella invece voleva portarlo in Svizzera. Se vuole rimanergli vicino può venire in Francia".

La decisione di Alain Delon sull'eredità e la sepoltura

Alain Delon e il figlio Anthony (Laurent Viteur/Getty Images)
Alain Delon e il figlio Anthony (Laurent Viteur/Getty Images)

"Sono sempre stato gentile con loro, ho cercato di essere il Super Colla di questa famiglia. Ma non posso lasciare che mi sporchino – ha detto Anouchka parlando dei fratelli -. I miei fratelli demoliscono l'immagine di mio padre, postano sui social network foto che lui non vorrebbe fossero trasmesse (…). Lasciatelo morire in pace". Eppure pare che qualche anno fa tutto fosse già deciso, come riporta la tv svizzera RTS, che ricorda come in un'intervista fu proprio Anthony a dire: "La successione è decisa. Mia sorella possiede il 50% dell'intero patrimonio di mio padre. Mio fratello (Alain-Fabien) ed io siamo ciò che chiamiamo quota di riserva, quindi abbiamo il 25%", specificando che lui e il fratello volevano rispettare la volontà del padre di essere seppellito nella sua tenuta di Douchy. E fu proprio Alain Delon, in un'intervista del 2013 a dire: "Nella mia proprietà (a Douchy, ndr), ho un cimitero con i 45 cani che ho avuto durante la mia vita. (…) In mezzo, ho fatto costruire una cappella nella quale ci sono sei posti, là sarò sepolto… tra i miei cani (…) Ho i permessi".

La tutela giudiziaria ad Alain Delon

Qualche mese fa, proprio nel bel mezzo delle liti familiari, l'attore francese fu posto da un giudice sotto tutela giudiziaria che, tra le altre cose, prevedeva anche il monitoraggio medico di Delon. La decisione è meno restrittiva della tutela legale perché permetteva all'attore una serie di scelte, ma vietava, per esempio, la vendita di beni immobiliari e soprattutto era una tutela che durava un solo anno, con la possibilità di rinnovo di un ulteriore. Una scelta che fu ben accolta dai figli dell'attore francese.

I problemi di fiscalità tra Francia e Svizzera

Sempre RTS ha intervistato la fiscalista Nathalie Hellio per capire quale paese tra Francia e Svizzera regolerà l’imposta di successione: "L'interesse della Svizzera, ed è per questo che vediamo molte persone emigrare in Svizzera per fare donazioni o per preparare la propria eredità, è che in Svizzera i diritti successori sono molto bassi. In primo luogo, variano da cantone e le tariffe sono notevolmente inferiori che in Francia. E non ci sono tasse di successione tra un padre residente in Svizzera e un figlio residente in Francia, quindi Anouchka avrà tutto l'interesse a dimostrare che Alain Delon era effettivamente residente fiscale in Svizzera al momento della sua morte".

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