video suggerito
video suggerito

Cosa ha detto Lulù Selassié nella prima intervista dopo la condanna per stalking ai danni di Bortuzzo

Dopo mesi di silenzio, ha parlato la protagonista di una delle vicende giudiziarie più dibattute delle ultime settimane. Nell’intervista esclusiva a Fanpage, Lulù Selassié ricostruisce la vicenda dal suo punto di vista.
A cura di Andrea Parrella
194 CONDIVISIONI
Immagine

Lulù Selassié ha parlato per la prima volta dopo un lungo periodo di silenzio, caratterizzato dalla vicenda giudiziaria con Manuel Bortuzzo da cui è uscita con una condanna in primo grado a 1 anno e 8 mesi per stalking nei confronti del nuotatore. Nell'intervista rilasciata in esclusiva a Fanpage, Selassié ha ripercorso gli ultimi anni, raccontando il suo punto di vista sugli eventi che hanno portato un giudice a decidere per la condanna nei suoi confronti, dalla denuncia di Bortuzzo nei suoi confronti, agli elementi con cui l'ex compagno ha dato peso alla sua accusa.

Lo stato d'animo dopo la condanna per stalking

Selassié ha parlato prima di tutto del suo stato d'animo legato alla vicenda: "Ha lasciato degli strascichi di ansia, di angoscia e depressione. È stato un periodo terribile che mai mi sarei aspettata di vivere. Ho vissuto giorni in cui non avevo voglia di fare niente, mi era passata la voglia di alzarmi dal letto, fare la doccia, affrontare la quotidianità. Purtroppo, ancora adesso mi ritrovo a fare i conti con questa situazione, spero di potermi sentirmi meglio".

Tra i principali episodi citati nella denuncia di Bortuzzo, quello che risale ad aprile 2022, che prova le molestie. Lui era all'Ospedale di Latina, lei ha iniziato a inveire contro il personale sanitario e a bussare alla porta della sala operatoria. Selassié nega quel comportamento e dice la sua: "Non mi sono mai comportata in quel modo, la mia versione è totalmente diversa. È stata l'infermiera ad aprirmi la porta, lui era lì per fare dei controlli e accertarsi che un giorno avrebbe potuto avere dei figli, il nostro sogno era quello di costruire una famiglia insieme. Non ho mai perso il controllo, quella situazione è stata descritta in questo modo per salvare un'altra persona e screditare me. Ho delle prove che confermano la mia versione".

Un altro episodio cardine per la decisione di Bortuzzo di denunciare, emerso anche agli onori delle cronache, è legato ai fatti di Madeira, in occasione dei Campionati europei di nuoto, quando Selassié si è presentata in albergo da lui e l'hai aggredito fisicamente. Anche qui la versione di lei diverge totalmente: "La nostra storia era terminata a gennaio 2024, ma qualche tempo dopo lui mi ha ricercata e sono andata a Madeira per questo. Era lui a voler tenere la nostra storia nascosta, non posso dire perché, ma non è stata una mia scelta. Ho sofferto molto per questa situazione, lui mi faceva sentire come una cosa di cui avere vergogna, da tenere in un angolino per chissà quale motivo".

Perché Lulù Selassié ha scelto il rito abbreviato se non si ritiene colpevole?

"In Appello, cercherò di dimostrare che lui non aveva paura di me", eppure un altro elemento non irrilevante della vicenda giudiziaria, è la richiesta da parte di Selassié del rito abbreviato, che non prevede il dibattimento e garantisce uno sconto di pena, fungendo essenzialmente come ammissione di colpevolezza. Se credeva di possedere prove che potessero provare la sua innocenza, perché ha fatto questa scelta? A questa domanda Selassié ha risposto: "Ho scelto il rito abbreviato perché volevo chiudere questa vicenda nel più breve tempo possibile, visto che la giustizia italiana ha spesso tempi lunghi e questo avrebbe potuto crearmi problemi sul piano lavorativo, cosa che è successa comunque a causa del braccialetto elettronico".

Selassié ribadisce che non avrebbe mai potuto fare del male a Bortuzzo, né tantomeno a se stessa, rispondendo alle parole di un'intervista in cui il nuotatore, dopo la sentenza e in riferimento alle minacce di lei, ha detto di avere avuto più timori per l'incolumità di lei in relazione a possibili atti di autolesionismo, che per la sua. Quindi aggiunge: "Il fatto che mi ha fatto più male è che lui mi abbia tradita, sporgendo denuncia contro di me. Ha messo nei guai me e tutta la mia famiglia, visto che questa vicenda ha avuto delle ripercussioni anche sulle mie sorelle, Clarissa e Jessica. Loro sono testimoni, insieme ai miei genitori, del fatto che abbiamo sempre continuato a vederci, anche nel periodo in cui mi accusa di stalking. Io accettavo di nasconderci solo per proteggerlo e per proteggere il nostro legame ma, così facendo, ho danneggiato a me stessa".

194 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views