Claudio Amendola ha guadagnato tre miliardi di lire in un solo anno: “Più della metà li ho versati in tasse”
Claudio Amendola ha raccontato a Il Messaggero di aver fatto guadagni molto importanti in una sola stagione, ma di aver pagato – sottolineando "felicemente" – molte tasse: "Più della metà". Nel corso dell'intervista, si presenta anche la prossima fatica televisiva, Io canto Generation, nuovo talent di Canale 5 riservato a giovanissimi aspiranti cantanti fra i dieci e i quindici anni. La parte nella quale parla dei suoi guadagni e soprattutto della sua disillusione nei confronti della città di Roma sono molto più interessanti: "Non ho più alcuna voglia di parlare di tutto quello che non va a Roma: è un tema vecchio che sembra non avere soluzione". Claudio Amendola evita la domanda sul gossip, ma si scrive di una relazione con una costumista di nome Giorgia.
Le parole di Claudio Amendola
Claudio Amendola aveva spiegato di essere uno dei più grandi contribuenti di Roma. Ma di quanto parlava? Ecco la sua rivelazione: "Se in un anno ho guadagnato tre miliardi (di lire, ndr), più della metà li ho versati felicemente in tasse". Poi la stoccata: "Quello che volevo dire è che io guadagno e pago tutto a mio nome. Tanta gente molto più ricca di me lavora facendo intestare a tante società. E così a volte mi è sembrato strano e "simpatico" pagare più tasse di certa gente che viaggia su altri livelli".
"Non ho più voglia di parlare di Roma"
Nel corso dell'intervista al quotidiano "Il Messaggero" spiega di non aver più voglia di parlare delle cose che non vanno a Roma, in riferimento all'amministrazione: "Non ho più alcuna voglia di parlare di tutto quello che non va a Roma: è un tema vecchio che sembra non avere soluzione. Oggi, però, bisogna dire che le responsabilità di tutto quello che non va in città sono sicuramente da dividere al cinquanta per cento con chi ci vive. Non ne posso più di sentire quelli che si lamentano del traffico mentre parcheggiano in doppia fila. Basta". E sulla guerra: "Mai avrei pensato quando avevo vent'anni di arrivare a sessanta e vivere una realtà di guerra come quella di oggi. Mi fa schifo tutto: le follie dei politici, l'indifferenza della gente, il cinismo nauseante. Sogno che arrivino gli extraterrestri, i marziani ormai sappiamo che non ci sono, e una volta per tutte ci dicano: "Voi terrestri siete proprio deficienti". E si comportino di conseguenza".