Caparezza ha sposato la sua storica fidanzata Albina: “Felici matrimoni”
Caparezza ha sposato la sua storica fidanzata, Albina, in quel di Barletta. Una cerimonia blindata, partecipata dalle rispettive famiglie e dagli amici più stretti, accolti dal castello di Barletta (rito civile). Grande festa e una bellissima immagine dei due "a fumetti" e un claim che cita la canzone del 2006 dell'artista: "Felici ma trimoni" (disco "Habemus Capa"), che diventa quindi "Felici matrimoni". Geniale. La festa del matrimonio si è celebrata presso l'Eremo club, storico locale dove Caparezza – al secolo Michele Salvemini – ha mosso i primi passi artistici, a Molfetta.
La festa
È arrivato il grande giorno di Caparezza, instancabile artista che per un giorno ha messo da parte le attività musicali e il suo grande tour di promozione dell'ultimo album "Exuvia". La coppia si è presentata in Fiag 131. Abito bianco e occhiali da sole in tinta per lei, lui classico abito con panciotto. Nelle foto, appaiono davvero felici. I fiori d'arancio sono arrivati alla soglia dei 50 anni ma, come si dice, meglio tardi che mai.
L'acufene e lo stop
Arriverà un momento di pausa per Caparezza, il quale aveva comunque annunciato un periodo di stop a causa dell'aumento del suo deficit auditivo: "Soffrendo di acufene e ipoacusia non posso più fare lunghi giri di concerti come accadeva in passato. In questi sette anni di difficoltà ho incontrato tanti colleghi che m’hanno detto senti questo, fatti vedere da quello, io l’ho fatto ma non è cambiato alcunché. Così ho smesso di cercare cure miracolose per il mio deficit uditivo. Amo la scrittura e quindi penso a un testo, un fumetto, un soggetto, a una storia”. L’acufene è un disturbo che si manifesta per lo più come un fischio, un ronzio, uno scampanellio. In quella occasione, Caparezza ha spiegato che il problema nel suo caso deriva proprio dalle attività live. Il che non stupisce se si considerano le continue sollecitazioni di un’orchestra sinfonica, che si aggira intorno ai 90 decibel. “Questo fischio mi ha modificato l’udito. Quando ho scoperto di non poter più ascoltare musica in cuffia sono andato in crisi pensando al mio corpo come una prigione. Così ho provato di tutto: pillole, iniezioni, psicoterapia, ma alla fine ho scoperto che dovrò semplicemente tenermelo e magari pensare ad altro, distrarmi”.