673 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Can Yaman accusato di aggressione da una commerciante: “È entrato come una furia”

Denuncia della proprietaria di un negozio di Civita Castellana, località dove sono state realizzate le riprese della seconda stagione di Viola come il mare. Stando al suo racconto al Messaggero, l’attore è entrato in negozio per dirle di spegnere la musica che impediva agli attori di concentrarsi: “Ha anche dato un calcio a una delle persone che tentavano di tenerlo fermo. Io mi sono spaventata moltissimo”.
A cura di Andrea Parrella
673 CONDIVISIONI
Immagine

Can Yaman accusato di aggressione da una commerciante mentre si trovava sul set per le riprese di Viola come il mare 2. È quanto ha riportato Il Messaggero nelle scorse, raccogliendo la denuncia di Barbara Nelli, titolare di un negozio di abbigliamento di Civita Castellana, dove si sono svolte le riprese della seconda stagione della fiction di Canale 5 con protagonista l'attore turco e l'ex Miss Italia, Francesca Chillemi.

Il racconto della commerciante

Secondo il racconto della commerciante al Messaggero, Yaman avrebbe avuto una reazione scomposta durante il periodo di riprese, accusando la commerciante di tenere musica troppo alta in prossimità del luogo delle riprese. "È entrato nel negozio come una furia dicendomi di spegnere la musica”, ha raccontato, cosa che avrebbe impedito agli attori di stare concentrati sulle battute. Il racconto della commerciante include altri dettagli che danno maggiore sostanza alla vicenda: “Hanno dovuto trattenerlo in quattro perché voleva avventarsi contro di me, ha anche dato un calcio a una delle persone che tentavano di tenerlo fermo. Io mi sono spaventata moltissimo”.

Le riprese di Viola come il Mare 2

In sostanza la commerciante di Civita Castellana, paesino in provincia di Viterbo, racconta di essersi trovata in una condizione di difficoltà visto che il suo negozio, situato in Piazza Matteotti, è stato interessato dall'interdizione del traffico decisa dal comune proprio per consentire la realizzazione delle riprese. Inevitabile, dunque, la chiusura dei negozi nella stessa strada: “Il mio negozio si trova proprio dove si svolgevano le riprese – ha spiegato Nelli – per questo da lunedì non ho potuto accogliere clienti, né ho avuto la possibilità di ricevere pacchi dai corrieri. Io mi sono lamentata della situazione svariate volte con l’amministrazione comunale e con la produzione". La commerciante aggiunge di aver chiesto esplicitamente un risarcimento economico per il danno subito dai mancati introiti della settimana: "Mi sono resa disponibile a mostrare gli incassi giornalieri perché non ho alcuna intenzione di approfittarne”.

Quindi ha raccontato nel dettaglio l'antefatto all'aggressione: “Sono entrata in negozio presto, alle 7 del mattino. Ho cominciato a fare le pulizie. Una volta dentro non potevo né uscire né ricevere clienti. Ero praticamente sequestrata. Così ho acceso la radio. Poco dopo sono entrate due persone per chiedermi di spegnere l’apparecchio”. A quel punto ci sarebbe stato l'intervento aggressivo dell'attore: “Mentre parlavo e spiegavo educatamente le mie ragioni, è arrivato come una furia Can Yaman, che mi ha aggredito verbalmente. Lo tenevano in quattro, ho avuto paura”. A calmarla ci avrebbe pensato Francesca Chillemi: “Mi ha tranquillizzata, è stata molto carina. Mi ripeteva ‘fallo per me’”.

Un tentativo di risarcimento

A seguito dell’aggressione, la produzione ha contattato la commerciante offrirle un risarcimento di 600 euro, rifiutati da Nelli, che a questo punto parla attraverso il suo avvocato Giuseppe Romano: “Hanno cercato di tamponare l’aggressione con un risarcimento. Ma senza voler speculare sull’accaduto, bisogna ammettere che non tutto è stato organizzato per il meglio. Lasciare senza ristoro i commercianti per quattro giorni non è stato corretto. Così come non è stato corretto offrire il risarcimento solo dopo il fatto increscioso. Tra l’altro a fine serata la mia assistita ha anche scoperto che la serranda del negozio è stata danneggiata, forse con un calcio”.  Al momento non c'è stato alcun commento sull'accaduto da parte della produzione, così come degli attori coinvolti.

673 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views