Bianca Balti ha congelato i suoi ovociti dopo la relazione tossica con Sal Lahoud
Bianca Balti ha congelato alcuni ovociti. Una decisione presa dopo un momento molto complicato Per tre anni, la modella 37enne è stata vittima di una relazione tossica. Il suo desiderio di diventare madre è stato trasformato in qualcosa di simile a un ricatto. Ora che si è sentita finalmente libera, ha raccontato la sua verità su Instagram: "L’ho fatto lo scorso anno, alla fine di una relazione fatta di dinamiche tossiche".
Il rapporto con l'ex fidanzato Sal Lahoud
Si chiama Sal Lahoud ed è il fidanzato con cui Bianca Balti ha deciso di chiudere i rapporti. Un uomo che era stato ritenuto con un futuro da sex symbol, ma è finita malissimo. "L’ho fatto lo scorso anno, alla fine di una relazione fatta di dinamiche tossiche. Ho deciso di non limitare la mia possibilità di diventare ancora madre alla presenza di quell’uomo e in generale di una relazione".
Sapevo che sarebbe voluto diventare padre, prima o poi, e il mio desiderio di avere altri figli non era certo un mistero. Non mi ha mai posto il quesito. Ha dato sempre per scontato che avrei voluto portare in grembo il suo bambino. Per tre anni, a frasi come: “Sei la madre migliore che abbia mai conosciuto”, alternava con estrema facilità: “Se ti comporti così, un figlio con te non lo faccio”.
Bianca Balti ha chiesto aiuto a una terapeuta
Bianca Balti ha chiesto aiuto a una terapeuta, che l'ha aiutata a riconoscere la relazione tossica:
Si spendeva molto nell’argomentare il perché io avessi bisogno di lui, ma non lui di me. Si accertava che lo capissi e che non me lo dimenticassi. Me ne parlava in modo calmo, razionale e logico. E io, ovviamente, gli credevo. Piangevo, sbattevo la testa al muro, mi disperavo. L’indipendenza di cui avevo bisogno era quella riproduttiva Per me è stata un’esperienza traumatica, perché ho incontrato il medico solo il giorno dell’intervento. E poi l’ho fatto in un momento difficile della mia vita, perché non avevo il supporto di un fidanzato, era un momento di dolore per la separazione».
La scelta di congelare gli ovociti è stata per lei una scelta di orgoglio: "Secondo me è la celebrazione della propria femminilità. Quando si è giovani magari si ha voglia di fare tante cose, poi a un certo punto può essere troppo tardi per diventare madri. Con questa tecnica non si corre il pericolo di arrivare troppo tardi. Se potrò ancora permettermelo economicamente e se loro lo vorranno, regalerò alle mie figlie la possibilità farvi ricorso quando saranno grandi".