Attrici porno denunciano Rocco Siffredi per abusi sul set: “Mi sputava addosso, ma non era previsto”

L'inchiesta de Le Iene su Rocco Siffredi si fa più intensa, così come le accuse contro di lui da parte delle attrici dei suoi film. Dopo il servizio della scorsa settimana, che ha acceso i riflettori sul tema del consenso nell'industria pornografica, nuovi dettagli da parte di ragazze che denunciano presunti abusi avvenuti durante le riprese dei suoi film. "Si passa al sesso orale, ma all'improvviso inizia a sputarmi addosso", rivela una delle attrici a Roberta Rei, l'autrice del servizio in onda nella puntata di martedì 15 aprile su Italia1.
"Per me è stato stupro a tutti gli effetti"
L'elemento centrale delle denunce è il presunto mancato rispetto dei limiti concordati prima di iniziare a girare le scene hard. Le accuse sono pesantissime: "Ha fatto un anale con me, cosa che io gli avevo proibito di fare. Mi è anche uscito il sangue", racconta Lera in un'intervista esclusiva. Un'altra attrice, Gloria, aggiunge dettagli inquietanti: "Dicevo: ‘Io non lo voglio fare'. Continuava a sputarmi addosso, a dirmi: lo vedi che ti piace, tr**a?". E conclude con parole che non lasciano spazio a interpretazioni: "Per me è stato uno stupro a tutti gli effetti. Anche davanti alle telecamere. È stata una doppia violenza". Ophelia Dust, un'altra testimone, racconta: "Nel bel mezzo della scena ci dissero che volevano fare un anale e io ho detto che non mi andava bene, perché non avevo firmato per quello".

Una delle testimonianze più scioccanti riguarda un episodio avvenuto lontano dagli occhi delle telecamere. Una ragazza racconta di una presunta violenza avvenuta in un bagno: "In quel momento ho sentito di essermi dissociata dalla realtà. Non so se ero viva, se ero morta. Lui ha continuato così per dieci minuti. E io non urlavo, non parlavo".
"Mi ha costretto a fare cose anali su di lui"
Particolarmente problematica appare la questione dei video-consenso, che dovrebbero essere registrati dopo le scene per garantire che non si siano verificati abusi. Secondo le testimonianze raccolte, questi video in alcuni casi mancherebbero completamente o, peggio ancora, sarebbero stati registrati prima di girare le scene, vanificandone lo scopo protettivo. Tra le altre testimonianze:
Mi ha costretta a fare cose anali su di lui con la bocca e con le dita. E io non volevo. Gliel'ho detto. Ma continuava a insistere, mi ha costretta. (Le diceva:, ndr) Devi urinarmi addosso. Se non fai l'anale, devi dimostrarmi in un altro modo che ti devo pagare.
La replica di Siffredi: "È una congiura contro di me"
Ai microfoni de "Le Iene", Rocco Siffredi respinge categoricamente tutte le accuse, parlando di invidia e di una campagna orchestrata per screditarlo: "Forse sono stato leggerino in qualche scena, ma non ho mai violentato nessuna. La mia sessualità è forte e violenta, ma è sempre stata consensuale. Non sono un perverso stupratore". E ha parlato di "congiura internazionale" contro di lui. Come spiega però il servizio: "È bene precisare che le testimonianze raccolte dall’inviata nei confronti di Rocco parrebbero non aver niente a che fare con fantomatiche congiure: sono racconti di donne reali, da diversi Paesi, che in molti casi non si conoscerebbero fra loro".