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Alba Parietti: “Con Franco Oppini fui la ruba-mariti, poi ci innamorammo e fu subito Francesco”

La conduttrice si racconta in un’intervista al Corriere, tornando a uno dei suoi più grandi amori, da cui è nato suo figlio.
A cura di Andrea Parrella
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Partirà il 29 giugno "Non sono una signora", programma Tv con Alba Parietti alla conduzione, rimasto bloccato per diversi mesi, con un nodo scioltosi solo nelle ultime settimane. Parietti ha provato a tenere alta l'attenzione nelle settimane in cui sul programma cadeva un'inspiegabile silenzio e oggi ne parla in un'intervista al Corriere della Sera, riferendosi agli effetti dei cambi di vertice: "Appena sono arrivati i nuovi, si è sbloccato il mio show Non sono una signora, dal 29 giugno, cinque prime serate su Rai2. Quindi bene, forse tutto questo bacchettonismo non c’è".

L'amore con Franco Oppini

Una Parietti a tutto tondo, che si racconta anche col privato, ripercorrendo gli amori di una vita e, in particolare, uno dei più significativi, quello con Franco Oppini: "Lui era impegnato, lasciò l’altra e io feci la parte della ruba-mariti anche se di solito sono i mariti a volere essere rubati. Ci innamorammo e fu subito Francesco". 

Alba Parietti è stata per anni espressione assoluta di femminilità, un personaggio iconico per la sua sensualità, che in particolare negli anni Ottanta la rese destinataria di doni e regali da parte di uomini noti e potenti, cosa che a sua detta non l'ha mai scalfita: "Auto e gioielli, pure gli emiri. Mi telefonava Gianni Agnelli, gentile e discreto. Però mi è sempre piaciuto snobbare i ricchi. Ho avuto storie solo con uomini che mi attraevano, magari discutibili, ma non che mi fossero utili".

Il rapporto difficile con Baudo e Boncompagni

E a proposito di uomini, tra l'aspetti trattati nell'intervista anche quello relativo ai grandi personaggi maschili con cui  ha lavorato in televisione. Belle esperienze, ma non sempre semplici: "Lavorare con Baudo e Boncompagni era facile, due mostri di bravura, super professionali. Nei rapporti interpersonali meno. Non sono una che litiga, faccio squadra. Però i colleghi maschi non ti stendono tappeti rossi, devi sempre restare un passo indietro, temono di essere sovrastati. Ai Telegatti con Corrado ero così prevenuta — mi avevano detto: “Non ti farà aprire bocca” — che alla fine fui io a non fare parlare lui". 

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