Wish, il film che celebra i cento anni della Disney
Il prossimo Natale arriverà nelle sale "Wish" il 62esimo film d'animazione della Disney, che celebra i cento anni dalla nascita della Walt Disney Animation Studios. Un traguardo importante per celebrare la cosiddetta fabbrica dei sogni, che ormai da decenni racconta le storie di chi grazie ad una fervente immaginazione è riuscito a raggiungere i propri obiettivi, pur affrontando non poche difficoltà. È anche la storia di Walt Disney, d'altra parte, come racconta Jennifer Lee, direttrice creativa della casa di produzione più famosa al mondo.
La speranza raccontata nelle storie Disney
Jennifer Lee, che ha co-diretto con Chris Buck Frozen – Il regno di ghiaccio, con il quale ha vinto l'Oscar e il suo sequel, Frozen II – Il segreto di Arendelle, rispettivamente il 53º e il 58º classico Disney, ha raccontato come le storie raccontate proprio dalla Disney siano riuscite a non farle perdere la speranza, anche nei momenti più difficili:
Da bambina sono stata oggetto di bullismo, ma mi ha aiutato Cenerentola che guardavo compulsivamente per andare avanti. Allora non mi ero resa conto che la mia immaginazione era la mia grande forza ed è stata proprio la Disney che mi ha detto: continua a sognare per sconfiggere i demoni dentro di te
Di cosa parlerà Wish
Wish, il film che uscirà nelle sale il prossimo Natale, è stato realizzato tenendo fede ad una atmosfera fortemente favolistica, con l'intento di creare un filo conduttore tra i nuovi e i vecchi racconti firmati Disney: "È stato stato scritto un po' ispirandosi al passato guardando, ad esempio, alla Bella addormentata nel bosco. Tutto è stato realizzato tra disegni d'animazione fatti a mano e l'uso della computer grafica".
La storia è quella di Asha, una 17enne che vive nel regno di Rosas, nella penisola iberica, che capisce di voler diventare assistente maga di Re Magnifico, che pur sembrando un sovrano giusto, nasconde in realtà un terribile segreto: deruba tutti suoi sudditi dei loro desideri, così da poterli controllare, ma non si scoprirà subito che è lui il cattivo della storia, perché anche l'aspetto, non è quello del solito villain.
Non mancheranno, ovviamente, richiami ai precedenti titoli della Disney, ma come spiega Lee ce ne sono alcuni imprescindibili: "Ci sono tanti riferimenti a vari livelli. Al centro di tutto il desiderio dei bambini, in questo caso di Asha, di realizzare i propri sogni. Ma tutto questo con una morale: per realizzarli bisogna lavorare duro".