Una poltrona per due: il significato del finale
Questa sera, come da tradizione, andrà in onda "Una poltrona per due". Infatti, non esiste Natale senza la visione della pellicola cult alla Vigilia organizzata da Italia 1 che programma l'irresistibile commedia di John Landis ogni 24 dicembre, sin dal 1997. Tra l'abbuffata del cenone e qualche immancabile bicchiere di vino, però, quanti seguono davvero il film minuto per minuto? Per fare bella figura con parenti e amici, ecco il significato del finale della pellicola del 1983 (in originale "Trading Place") che vede protagonisti Eddie Murphy, Dan Aykroyd e Jamie Lee Curtis, con la spiegazione della speculazione dei protagonisti sul prezzo delle arance.
La storia di "Una poltrona per due" è cosa nota, così come le curiosità legate al film. In una Filadelfia che si prepara a festeggiare il Natale, Louis Winthorpe III (Dan Aykroyd) è un ricchissimo e apprezzato agente di cambio, servito e riverito dal maggiordomo Coleman (Denholm Elliott). I suoi capi, gli avarissimi e altolocati fratelli Mortimer e Randolph Duke (Don Ameche e Ralph Bellamy), gli giocano però un tiro meschino per una semplice scommessa: fanno in modo che Louis perda tutto e che il suo posto venga preso da Billie Ray Valentine (Eddie Murphy), furbo e scalcagnato senzatetto. Quello che i due anziani capitalisti non immaginano è che Winthorpe e Valentine finiranno per allearsi e fregarli, con l'aiuto di Coleman e della bella squillo Ophelia (Jamie Lee Curtis).
Il finale di Una poltrona per due (SPOILER)
Quando scoprono che i Duke non solo sono responsabili del loro scambio di ruoli, ma vogliono anche mettere in atto una grande speculazione a Wall Street, i due protagonisti si vendicano mandandoli sul lastrico. I fratelli hanno cercato di ottenere con la corruzione il rapporto governativo sull'andamento del raccolto di arance, con l'intenzione di speculare sul prezzo del succo di arancia surgelato. Louis e Billie Ray intercettano il rapporto e ne fanno recapitare uno falso ai Duke, che fa loro credere che il raccolto sia andato male e che il prezzo sia destinato a salire (in realtà, è l'esatto contrario) e li induce a dilapidare il loro patrimonio in contratti futures. Si tratta di contratti derivati che impegnano le parti ad acquistare o vendere, a una data futura, una determinata quantità di merce a un prezzo prefissato. Convinti che il prezzo salirà notevolmente, i due fratelli decidono così di impegnarsi a comprare immediatamente il più possibile, subito imitati dal resto dei broker di Wall Street: aumentando la domanda, il prezzo del succo finisce per alzarsi. Entrano dunque in scena Winthorpe e Valentine, che iniziano a vendere futures allo scoperto ("Vendo 200 aprile a 1,42!”): altri li imitano e il prezzo ricomincia a scendere. Quando il vero rapporto del Governo sul raccolto viene reso pubblico dal Segretario dell'Agricoltura, il prezzo dei futures crolla vertiginosamente: i Duke perdono tutto, mentre i nostri eroi (che hanno ricomprato a un prezzo bassissimo) diventano milionari.
La legge Eddie Murphy Rule
Il film è uscito nel 1983, quando la speculazione messa in atto dai protagonisti era ancora qualcosa di legale. Nel 2010, però, negli Stati Uniti è stata promulgata una legge che proibisce l'insider trading a Wall Street: da allora, è illegale utilizzare informazioni non pubbliche per commerciare nel mercato dei futures. Ebbene, la regola in questione, contenuta nel Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act firmato da Obama, porta il nome di Eddie Murphy Rule. Un riferimento squisitamente cinefilo a "Una poltrona per due" che Murphy, John Landis e il resto del cast avranno sicuramente apprezzato.