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Standing ovation a Londra per C’è ancora domani, Cortellesi: “Violenza un problema non solo italiano”

Dieci minuti di applausi dopo la proiezione di C’è ancora domani a Londra. Il film di Paola Cortellesi conquista il pubblico inglese e la regista afferma: “La violenza di genere non è certo un problema soltanto italiano”.
A cura di Ilaria Costabile
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Sono stati ben dieci minuti di applausi a concludere la proiezione di C'è ancora domani a Londra, arrivato nelle sale inglesi con il titolo di There's still tomorrowIl film di Paola Cortellesi è riuscito a conquistare anche il pubblico inglese che ha riconosciuto la potenza di uno titoli capaci di sovvertire le usuali classiche del botteghino italiano. La regista, presente all'anteprima, ha raccontato la genesi del suo progetto, sottolineando come la violenza di genere non sia un problema solo italiano.

La proiezione di C'è ancora domani

L'attrice, che anche a Londra ha organizzato delle proiezioni alla presenza di spettatori e anche giovani, ha raccontato alla presentazione avvenuta all'Istituto di cultura francese della capitale inglese, nel corso della rassegna del cinema Made in Italy, che si è tenuta congiuntamente con Cinecittà per il 14esimo anno consecutivo: "Gli incontri con il pubblico, qui a Londra così come in Italia, con scuole e associazioni culturali, sono per me una delle esperienze più belle di questa avventura, ho incontrato molte donne con storie da raccontare, drammatiche e interessanti quanto quella che narro io sullo schermo". Cortellesi, poi, spiega cosa l'abbia portata a voler trattare un argomento importante come quello della violenza di genere:

Volevo girare un film sulla violenza domestica subita dalle donne, indicando sia l’attualità del problema, sia i progressi compiuti dalla società italiana, anzi da quella di tutti i Paesi, perché non è certo un problema soltanto italiano. Per questo ho scelto una giornata particolare, il 2-3 giugno del 1946, quando in occasione del referendum su repubblica e monarchia le donne italiane ricevettero per la prima volta il diritto di voto. Se proviamo a immaginare la vita della protagonista dopo che il film è finito, è probabile che le sue sofferenze continuino: ma da quel giorno la sua personalità non è più annullata da quella del marito, da quel momento lei ha diritto di esistere e il cambiamento comincia.

Infine, poi, Cortellesi ha raccontato di come l'idea di realizzare un film non a colori sia stata inizialmente osteggiata, per poi rivelarsi vincente: "È il mio primo film, qualcuno si aspettava una commedia più convenzionale, ma poi siamo riusciti a convincere tutti, perché il bianco e nero è il colore dei capolavori del neorealismo, l’epoca in cui è ambientata la storia, e anche di molti film della commedia all’italiana che ne è stata il proseguimento, a cui il mio film si ispira. Storie che suscitano un riso amaro, che commuovono senza perdere leggerezza, che alla fine lasciano dentro qualcosa". 

Il successo in Francia

Nelle sale francesi, C'è ancora domani, è stato il film italiano più visto, incassando circa 800mila euro nel primo weekend al cinema. Una cifra importante che corrisponde anche all'accoglienza ricevuta dal pubblico d'oltralpe e dalla stampa che, infatti, ha parlato in maniera entusiastica del primo lavoro registico della Cortellesi.

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