video suggerito
video suggerito

Raoul Bova sulla via di Damasco: “La guerra ha devastato il paese, voglio dare una mano”

L’esperienza di volontario in Siria raccontata in un progetto che è diventato un docu-film: “The Lost Beauty – La bellezza perduta”.
51 CONDIVISIONI
Immagine

"La guerra in Siria mi ha insegnato ad essere felice". Raoul Bova è stato volontario a Damasco, in Siria, insieme alla Croce Rossa italiana. Ha dato aiuto, si è sporcato le mani, ha visto con gli occhi la devastazione e la voglia di ripartire di un intero popolo. Tanti i bambini: "Sono loro la speranza". L'attore ha raccontato tutto in un progetto che è diventato un docu-film: "The Lost Beauty – La bellezza perduta". Al settimanale Gente l'attore racconta: "Ho cinquant’anni, una bella famiglia, quattro splendidi figli, un lavoro che amo e che mi dà soddisfazione. Mi sono detto che è arrivato il momento di restituire il bene che ho ricevuto, facendo anche io la mia parte. Così sono andato dagli amici della Croce Rossa italiana con cui ho collaborato in altre situazioni e ho detto: sono uno dei vostri 150 mila volontari, come posso aiutarvi?". 

L'esperienza di Raoul Bova

Il docufilm uscirà prossimamente per il mercato delle piattaforme ed è stato presentato in anteprima durante la Mostra del Cinema di Venezia, che si è da poco concluso. Il tema è quello che segue anche produzioni internazionali come "Benvenuto sulla Terra" con Will Smith: riportare al grande pubblico la dimensione reale di queste problematiche. Raoul Bova mostra allo spettatore i panorami mozzafiato del luogo insieme agli scenari apocalittici di una città azzerata dalla guerra.

Per raggiungere Damasco, che un tempo era il giardino del mondo, la culla della civiltà e oggi è in gran parte distrutta, abbiamo dovuto attraversare le montagne innevate del Libano. Non è stato semplice. Ora basta un attimo perché crollino tutte le certezze. Noi celebriamo la vita. Il germoglio che cresce sulle pietre, i bambini che giocano sulle macerie. Mostriamo i volontari della Mezzaluna Rossa che aiutano nella ricostruzione. Abbiamo incontrato le persone che hanno deciso di non abbandonare le loro città, bellezze perdute come Aleppo, che aveva cinque milioni di abitanti e ora ne ha un terzo. Siamo artigiani della Pace (la citazione è a Papa Francesco, ndr).

E ancora: "Non pensavo sarebbe stato un viaggio così duro per me, anche per raccontare quello che ho visto, le mie emozioni. Ho toccato con mano la ferocia dell’umanità, ma ho conosciuto anche la forza che spinge l’uomo ad aiutare il prossimo". 

51 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views