Ralph Macchio ricorda Karate Kid: “Con Pat Morita c’era magia, tutti facevano il calcio della gru”
Ralph Macchio ricorda l'esperienza sul set di Karate Kid. A 40 anni dalla storica serie, l’attore reso celebre dall’indimenticabile ruolo di Daniel LaRusso, racconta in un’intervista a The Guardian quando ottenne la parte che avrebbe segnato la sua carriera.
Ralph Macchio e i provini per Karate Kid
“Ero un ragazzino magro e sembrano ance più giovane della mia età”, racconta Ralph Macchio, che all’epoca aveva appena 20 anni e aveva avuto una parte nel film di Francis Ford Coppola The Outsiders. “Ho ricevuto una chiamata per un film intitolato The Karate Kid e ho pensato: ‘È un titolo stupido, cos’è un cartone animato?‘”. Poco tempo dopo avrebbe dovuto ricredersi. Un incontro col regista John G Avildsen bastò per mettere allo sbaraglio gli altri candidati al ruolo. “C’era una grande differenza tra me e Daniel. Lui aveva coraggio e non si sarebbe mai arreso. Io, se fossi stato preso a calci in *ulo da cinque esperti di karatè in moto, probabilmente avrei cambiato strada per andare a scuola”.
Il rapporto con Pat Morita nel ruolo del maestro Miyagi
Indubbiamente buona parte del successo del film la si deve alla sintonia che si è instaurata in fretta tra allievo e maestro, il signor Miyagi, interpretato sul set da Pat Morita. “C’è stata una naturale disinvoltura fin dalla prima lettura insieme”, racconta Ralph Macchio a The Guardian. “Ci sentivamo come se fossimo stati baciati da una magia piena di sentimento”, spiega. “Il signor Miyagi è Karate Kid. È uno Yoda umano, una figura paterna, la salsa segreta che rende il film molto di più della solita pellicola di formazione degli anni ’80”. Il successo è stato chiaro sin da subito e i riscontri positivi sono arrivati ben presto. “Ho visto il film per la prima volta ad un’anteprima al teatro Baronet and Coronet di Manhattan”, racconta l’attore protagonista. “Durante la scena del combattimento finale, le persone saltavano in piedi come se la loro squadra avesse vinto la Coppa del Mondo o il Super Bowl”, ricorda. “Quando sono uscito dal cinema, tutti stavamo facendo il ‘calcio della gru’ sulla Terza Strada”.