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Perché Biancaneve è un flop al boxoffice in America e in Italia no: i dati del botteghino del live action Disney

Un esordio deludente per Biancaneve, arrivato nelle sale da meno di una settimana. Il live action firmato Marc Webb negli Stati Uniti ha raggiunto circa 43 milioni di dollari al botteghino, cifra lontana dalle aspettative della Disney. Nonostante in Italia i risultati siano più incoraggianti, in tanti definiscono il film un flop in termini di incassi.
A cura di Eleonora di Nonno
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Il film Biancaneve è una mela avvelenata. Se in termini di incassi il live action di Marc Webb è stato definito un flop a livello mondiale, le cause sono diverse: dalle controversie legate alle posizione politiche delle protagoniste (Rachel Zegler pro-Palestina, Gal Gadot sostenitrice dell'esercito di Tel Aviv), fino alle accuse di essere "troppo politicamente corretto". C'è poi da considerare che per un remake costato 270 milioni di dollari, un'apertura al botteghino nordamericano di 43 milioni (e a livello mondiale di 87,3) è lontano dal pareggiare il budget complessivo. In Italia, però, il classico della Disney ha incassato quasi 4 milioni di euro in quattro giorni, un debutto più incoraggiante considerando i dati complessivi.

Biancaneve delude al boxoffice: gli incassi in America e in Italia

Deludenti i risultati del live-action di Biancaneve. Negli Stati Uniti il film ha incassato una cifra pari a 43 milioni di dollari ma, stando a quanto riportato dalla stampa estera, le aspettative della Disney prevedevano un debutto da 50 milioni di dollari. Una tale somma, infatti, avrebbe permesso di avvicinarsi al budget speso per la realizzazione del remake, stimato tra i 250 milioni e i 270 milioni di dollari. A livello globale, invece, si pronosticava un'entrata da 100 milioni (che per il primo weekend si è fermata a poco più di 87 milioni). Difficile non fare un parallelismo con Cenerentola del 2015 diretto da Kenneth Branagh o Maleficent di Robert Stromberg del 2014, con un incasso rispettivamente di 67,9 e 69,4 milioni di dollari (considerando comunque i budget iniziali più contenuti e un'accoglienza più calorosa da parte del pubblico). L'Italia, invece, ha premiato il reboot, che all'esordio nelle sale è arrivato al primo posto al botteghino con 3,7 milioni di euro.

Il percorso difficile di Biancaneve tra polemiche e controversie politiche

Impossibile, poi, non prendere in esame le polemiche che hanno fatto da sottofondo al film. In tanti, infatti, avevano contestato la scelta di Rachel Zegler come protagonista, attrice ispanica che non rispecchierebbe i tratti della principessa Biancaneve. Oltre a questo, nel mirino anche il modo di realizzare i sette nani, creati al computer. A criticare la scelta l'attore Peter Dinklage, affetto da una forma di nanismo, che ha definito "all'antica" la rappresentazione dei personaggi. Per tutta risposta la Disney aveva assicurato di non avere intenzione di rafforzare gli stereotipi. Malcelati, poi, gli attriti tra le protagoniste del remake. Diversi i rumors sui contrasti tra Rachel Zegler e Gal Godot, la prima con posizioni apertamente pro Palestina, la seconda sostenitrice dell'esercito israeliano. Dopo l'arrivo del film nelle sale, non sono mancate le recensioni negative e nell'aria aleggia il grande "rimprovero" di essere un'opera eccessivamente progressista che ha snaturato la storia cult.

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