Parthenope di Paolo Sorrentino arriva al cinema dopo l’estate, la data d’uscita del film
Dopo la presentazione al Festival di Cannes dello scorso maggio, Parthenope, il nuovo film di Paolo Sorrentino arriverà nelle sale italiane dopo l'estate. La data d'uscita dell'attesa pellicola del regista campano è quella del 24 ottobre, come ha annunciato lui stesso sui social, dopodiché il film sbarcherà in esclusiva su Netflix.
Parthenope arriva al cinema
L'arrivo nelle sale è quindi previsto quasi a fine ottobre, quando il film sarà distribuito dalla neonata casa di produzione Piper Film e poi, come è accaduto anche per "È stata la mano di Dio", ultimo film del regista napoletano, che ha riscosso un incredibile successo di pubblico e critica, sarà disponibile anche su Netflix. Prima dell'arrivo in sala, però, ci saranno delle proiezioni speciali, a mezzanotte, a partire dal 19 settembre. Anche stavolta al centro del racconto c'è Napoli, che negli ultimi film di Sorrentino torna preponderante, in tutta la sua controversia, partendo dal mito della sua nascita, dalla Sirena Partenope, che qui ha il volto dell'esordiente Celeste Dalla Porta. Un film che racconta la gioventù, la bellezza, la scoperta del mondo e della sua caducità.
Le parole di Paolo Sorrentino su Parthenope
Come raccontato anche da Paolo Sorrentino, intervistato a Cannes, rispetto ai suoi film precedenti, ha scelto come protagonista una donna, per poter mettere in scena anche uno sguardo diverso da quelli raccontati finora. Il regista sintetizza così la sua creatura definendola: "Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore". E in merito alla scelta dell'interprete dichiara:
Il film è un ritorno a Napoli. Parla d’amore tra donne, di amori proibiti, tabù, di primi amori, paterni, mancati. Cercavo per questo al netto la miglior interprete possibile, Celeste aveva tutte le caratteristiche che mi servivano, sa recitare, ha una straordinaria capacità di muoversi negli accenti, e di passare nelle età, a 18, come a 35 anni, senza artifici. Possiede una dote, anche nel dolore, nella tristezza, si intravede già la fine, ed è molto bella.