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Oscar 2022: È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino tra i 15 migliori film internazionali

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, il film scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2022, è tra i 15 migliori titoli internazionali. L’8 febbraio 2022 l’annuncio ufficiale delle nomination definitive.
A cura di Giulia Turco
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Già vincitore dell'Oscar per "La grande bellezza" nel 2013, Paolo Sorrentino vola verso gli Oscar 2022. Il suo ultimo film È stata la mano di Dio è entrato nella short list dei 15 migliori film internazionali. Il regista, che in queste settimane si trova a Los Angeles per sostenere la candidatura all'Academy, concorrerà con il suo ultimo lavoro alla cerimonia prevista per il prossimo 27 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles. A febbraio sarà svelata la cinquina finale che potrà concretamente sperare nell'ambita statuetta.

La short listi dei 15 migliori film internazionali

"È stata la mano di Dio" ha tagliato fuori una lunga lista di titoli da 92 paesi. Il film di Sorrentino, tra i favoriti come era emerso alla vigilia dell'annuncio, concorrerà con gli altri 14 film internazionali da tutto il mondo tra i quali Un eroe di Asghar Farhadi, il film animato danese Flee di Jonas Poher Rasmussen e il giapponese Drive My Car di Ryûsuke
Hamaguchi, tratto da un racconto di Haruki Murakami. Poi ancora lo spagnolo The Good Boss e il norvegese La peggiore persona del mondo. Tra i documentari italiani esclusi dalla short list invece ci sono Ennio di Giuseppe Tornatore" e Marx può Attendere di Marco Bellocchio.

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Il commento di Paolo Sorrentino quando fu scelto per l'Italia

Già scelto come film che rappresenterà l'Italia agli Oscar 2022, E’ stata la mano di Dio potrebbe garantire a Paolo Sorrentino il suo secondo Oscar negli ultimi 8 anni. La prossima tappa è prevista per l'8 febbraio 2022 con l'annuncio delle nomination ufficiali, poi la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 27 marzo, in una delle date più attese dell’anno cinematografico. "È il mio film più importante e doloroso e sono felice che tutto questo dolore oggi sia approdato alla gioia", aveva commentato il regista a caldo dopo la candidatura. "Quello di oggi è solo il primo passo e il bello di questa gara è che l'unica competizione al mondo in cui arrivare già tra i primi cinque è una vittoria".

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