Morto l’attore John Steiner, era il produttore in “Troppo Forte” di Carlo Verdone

È morto l'attore John Steiner, un volto noto per molti appassionati di cinema cult italiano, aveva 81 anni. Interprete teatrale prima e poi televisivo, trova la fortuna sul grande schermo dopo essersi trasferito in Italia negli anni Sessanta, dove arriva per recitare al fianco di Tomas Milian e Orson Welles. Ricordato per alcuni ruoli piccoli, ma emblematici, Steiner ha lavorato con registi del calibro di Lucio Fulci e Carlo Verdone, per il quale ha recitato in un ruolo molto noto agli appassionati del cinema del regista romano, l'impresario americano in Troppo Forte.
Gli inizi sono alla Royal Academy, dove studia appunto recitazione, prima di iniziare a lavorare negli anni 60 in Tv e al cinema, dove arriva a recitare nel "Marat-Sade" con il suo maestro Peter Brooks. Qualche tempo dopo arriva in Italia ed è qui che inizia a prendere parte a progetti della più disparata natura. Dai western passa al set con Vittorio Gassman, Sharon Tate e poi ancora Orson Welles. Lavora poi con Barbara Bouchet e Paolo Poli ne "L'Asino d'oro", prima di iniziare a collaborare con Lucio Fulci sia per "Zanna bianca" che "Dracula in Brianza".
Arriva ai film di Tinto Brass come "Salon Kitty", passando poi a Dario Argento, che lo dirigerà in "Tenebre", fino a Verdone appunto, che lo dirige sia in "Troppo Forte" che in "I due carabinieri". Poi c'è il ritorno di fiamma con Tino Brass in "Caligola", con in mezzo molti film avventurosi in cui è diretto da Margheriti e che lo rendono volto noto e familiare. L'ultimo film prima di lasciare l'Italia è del '91, diretto sempre da Brass in "Paprika".
Quando lascia l'Italia, lascia di fatto il cinema e la vita da attore. Le cronache lo descrivono come in crisi e in partenza per gli Stati Uniti, dove dà il via a una nuova vita da agente immobiliare. Da lì sembra sparito totalmente dal giro del mondo dello spettacolo, fino alla notizia di queste ore del suo decesso, avvenuto lo scorso 31 luglio.