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Miyazaki incassa più di Siani, Il ragazzo e l’airone primo al box office ed è già un caso

Dopo tre giorni di programmazione il film animato di Miyazaki si impone già come un caso cinematografico, dettando legge al box office in Italia e tenendo testa alle commedie di Alessandro Siani e Pio e Amedeo.
A cura di Andrea Parrella
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Sono trascorsi solo tre giorni dall'uscita de Il ragazzo e l'airone di Hayao Miyazaki ed è già plausibile poter parlare di un caso cinematografico. Un altro per quel che riguarda l'Italia, reduce dalla sorpresa del successo inimmaginabile di Paola Cortellesi e il suo C'è ancora domani nelle sale. Quello realizzato da Il ragazzo e l'airone nei primi tre giorni in sala in Italia è un risultato di incassi a dir poco impressionante: 1.959.700 euro incassati con un totale di 264.136 presenze. Il film è in testa al box office nazionale davanti a film come Succede in tutte le famiglie di Alessandro Siani (1.739.042 euro e 241.028 spettatori e uscito il 31 dicembre, un giorno prima de Il ragazzo e l'airone e che pure sta facendo ottimi numeri), quasi in pari con Come può uno scoglio, la pellicola con protagonisti Pio e Amedeo, uscita il 28 dicembre e attualmente assestata a 2.304.498 euro e 322.532 presenze.

Insomma, i numeri de Il ragazzo e l'airone sono per il momento eccezionali e descrivono i contorni di un vero e proprio caso, per varie ragioni. Anzitutto il genere, dato che gli anime giapponesi non sono esattamente la pietanza cinematografica preferita degli italiani. Se è vero che Miyazaki è l'autore di anime per antonomasia, in patria e a livello internazionale, era difficile immaginare un riscontro così massiccio per il suo film. Sorprendente è inoltre la dimensione degli incassi de Il ragazzo e l'airone, discorso legato direttamente al terzo aspetto, già citato, dei film in sala in contemporanea. Non si può dire, infatti, che quello di Miyazaki sia un film che arriva in Italia in un momento morto per le sale, ma si tratta anzi di una fase alquanto movimentata, anche per la coincidenza delle festività natalizie.

Il film di Miyazaki, che ha superato i 130 milioni di incassi in tutto il mondo, non ha esattamente i tratti del film popolare, come lo sono in potenza le commedie italiane presenti in sala in questo stesso periodo, né tantomeno si adatta al passaparola indiscriminato. È un film intimo, ricco di richiami alla poetica dell'autore e di messaggi sottesi per nulla immediati. Un film, come ha scritto Gianmaria Tammaro, che ci lascia con una domanda e non pretende di dare risposte. Un prodotto certamente consigliabile, sì, ma non a chiunque, bensì adatto a un tipo di spettatore pronto a certe modalità narrative.

Elementi, questi, che rafforzano l'idea di un pubblico verticale poderoso, forte, in grado di sostenere un prodotto atteso in Italia da molto tempo ed è stato accompagnato nelle scorse settimane da un approccio comunicativo evidentemente riuscito da parte del distributore del film, l'indipendente Lucky Red. In attesa di capire quale sarà la curva degli incassi de Il ragazzo e l'airone nei prossimi giorni, a inizio 2024 c'è già una vicenda che suggerisce una riflessione sul cinema, sulle possibilità che può ancora rappresentare come sistema economico, sulla forza di cui questa forma narrativa è ancora dotata.

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