L’attore di Empire Jussie Smollett condannato a cinque mesi di carcere, ora chiede giustizia
L'attore statunitense Jussie Smollett, celebre per la sua partecipazione alla serie tv Empire, è stato condannato ieri a cinque mesi di prigione, fa sapere The Guardian. Avrebbe mentito alla polizia riguardo un attacco razzista e omofobo da lui stesso orchestrato, avvenuto nel 2019. Aveva accusato due uomini di averlo picchiato e di essere stato vittima di insulti razzisti e omofobi in una strada di Chicago. Due fratelli avrebbero testimoniato successivamente, confessando ai giurati di essere stati pagati da Smollett per eseguire l'attacco. Si legge che l'attore, oltre alla reclusione, sarebbe stato condannato anche a pagare 120 mila dollari e multato dal giudice James Linn del tribunale della Contea di Cook. L'attore ora chiede giustizia.
Le accuse del giudice
Dopo la sentenza, si legge, Smollett avrebbe proclamato ad alta voce la sua innocenza, sostenendo di non aver commesso alcun crimine. "Sono innocente, avrei potuto dire di essere colpevole tempo fa" avrebbe gridato mentre gli agenti lo conducevano fuori dall'aula. "Per te ora sederti qui, condannato per bufala, crimini d'odio … l'ipocrisia è semplicemente sbalorditiva", avrebbe detto il giudice Linn. Nonostante le parole di supplica della nonna e del fratello di Jussie Smollet – "Le chiedo, giudice, di non mandarlo in prigione. Se lo fai mandami con lui" – la sentenza si sarebbe conclusa con la condanna a 150 giorni di carcere per l'attore.
Jussie Smollett chiede giustizia
Accusato di avere tendenze suicide e condannato a 150 giorni di carcere per aver simulato un crimine d'odio contro se stesso, Jussie Smollett su Instagram dopo la sentenza ha chiesto giustizia. "Nostro fratello è innocente e noi continueremo a combattere" è la didascalia di un post pubblicato nelle ultime ore. Su uno sfondo nero come foto si leggono le parole dell'attore: "Sono innocente e non ho tendenze suicide".