La storia vera del film The Fabelmans che racconta la vita di Steven Spielberg

The Fabelmans è il film semi-autobiografico diretto da Steven Spielberg in onda questa sera, in prima serata su Rai 1. Ambientato nel New Jersey, è liberamente ispirato agli anni della sua infanzia e adolescenza, durante i quali scopre la sua passione per il cinema. Samuel "Sammy" Fabelman è il protagonista, interpretato da Gabriel LaBelle. Michelle Williams interpreta il ruolo della madre, Paul Dano il padre, ispirato alla figura di Arnold Spielberg, ingegnere elettronico morto nel 2020 a 103 anni. Seth Rogen è lo zio preferito. Il film ha ottenuto numerosi premi tra cui due Golden Globe per "miglior film drammatico" e "miglior regista".
L'infanzia di Steven Spielberg e la passione per il cinema
Il film The Fabelmans è dedicato ai ricordi dei genitori di Spielberg nella vita reale, Leah Adler e Arnold Spielberg, morti rispettivamente nel 2017 e nel 2020, si legge nella descrizione del film su Wikipedia. Steven Spielberg manifestò la sua passione per il cinema sin dall'infanzia, quando riprendeva i familiari in cortometraggi realizzati con la pellicola 8 millimetri. Iniziò a girare film amatoriali a soli 7 anni, utilizzando come attori i suoi amici e compagni di scuola. Il trasferimento nel New Jersey gli fece conoscere il dolore dell'intolleranza etnica nei suoi confronti, il periodo del liceo fu molto pesante. Continuò a realizzare cortometraggi amatoriali e dopo l'Università statale della California, iniziò a frequentare gli Universal Studios fingendosi un dipendente. La prima grande opportunità arrivò nel 1968 con il primo cortometraggio Amblin, da cui ha poi preso il nome la prima casa di produzione da lui fondata, Amblin Entertainment.
La trama autobiografia del film The Fabelmans
The Fabelmans è il toccante racconto di formazione di un giovane che esplora come il potere dei film possa aiutarlo a vedere la verità sulla sua famiglia disfunzionale e su coloro che lo circondano. Cresciuto tra l'Arizona e la California tra gli anni '50 e '60, Sammy Fabelman grazie all'amore di sua madre per la musica e il cinema, si appassiona alla settima arte. Dopo aver scoperto un segreto familiare, si rifugia nella magia del cinema.