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La storia di Marilyn ha gli occhi neri con Miriam Leone, il film si ispira alla vicenda di Oobah Butler

Su Rai1 va in onda il film “Marylin ha gli occhi neri” con protagonisti Miriam Leone e Stefano Accorsi. La pellicola del 2021 prende come pretesto narrativo una storia realmente accaduta ad un ragazzo inglese, Oobah Butler, che ha inventato un ristorante immaginario.
A cura di Ilaria Costabile
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"Marylin ha gli occhi neri" è il film trasmesso in prima serata su Rai1 con protagonisti Miriam Leone e Stefano Accorsi, che interpretano rispettivamente i personaggi di Clara, affetta da mitomania, e Diego con evidenti tic nervosi, ed è ispirato alle vicende realmente vissute di un ragazzo inglese il cui nome è Oobah Butler. Rimasto senza lavoro, il giovane decide di creare un ristorante immaginario, che riesce a scalare le classifiche del web attraverso le magnifiche recensioni – false- scritte da lui e i suoi amici. Nel film questo diventa il pretesto per innescare un'aspra critica sociale.

La storia di Oobah Butler: il ristorante immaginario e le recensioni false

Nel 2017 il giovane Oobah Butler, un ragazzo inglese trovatosi improvvisamente senza lavoro, decide di sfruttare la sua conoscenza della piattaforma Tripadvisor, per la quale era stato assunto per scrivere recensioni false sui ristoranti che vi comparivano, per mettere in atto un'idea al quanto bizzarra. Sedutosi a cenare nel capannone in cui abitava a quei tempi, decide di creare un sito in cui pubblicizza un ristorante, a cui dà il nome di The Shed at Dulwich, specializzato in piatti all'avanguardia, ma che in realtà non esiste. Da quel momento inizia a scrivere centinaia di recensioni positive, aiutato dai suoi amici, in poco tempo il ristorante diventa il primo di Londra, anche se nessuno vi ha mai messo piede.

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La trama del film Marilyn ha gli occhi neri

La storia di Oobah Butler, quindi, è servita agli sceneggiatori del film come pretesto narrativo, ma in realtà Marylin ha gli occhi neri, ha l'obiettivo di veicolare un messaggio ben diverso. Clara e Diego, i protagonisti, frequentano un centro diurno di riabilitazione per persone che soffrono di problemi di salute mentale.

Lei, infatti, è una mitomane, mentre lui soffre di nevrosi che gli portano anche degli evidenti tic. Lo psichiatra che gestisce il centro, Paris, decide di coinvolgere i suoi pazienti in un progetto, ovvero un laboratorio di cucina: il loro obiettivo sarà quello di cucinare per le persone anziane del quartiere, seguiti proprio da Diego, chef prima che le nevrosi prendessero il sopravvento.

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Clara è piuttosto entusiasta del progetto e quindi decide di creare un sito web per un ristorante a cui darà il nome di Monroe, dedicando all'attrice hollywoodiana suo mito indiscusso, per il quale scrive anche recensioni incredibilmente positive. In poco tempo, come nella storia di Butler, il ristorante diventa uno dei posti più esclusivi d'Italia, ma la bugia è sul punto di essere scoperta, per cui Clara chiede aiuto a Diego proponendogli di dar vita, davvero, al ristorante. Lui, quindi, si convince del fatto che il centro sia il posto giusto e i due, coinvolgendo anche gli altri pazienti, lo trasformano nel Monroe, un'occasione per lo chef di recuperare il suo rapporto con sua figlia. La sera dell'apertura il posto è strapieno, Clara in un momento di tenerezza si lascia andare e bacia Diego, ma accade qualcosa di inaspettato che manda il loro piano completamente all'aria.

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